Status Minor
Dialog

2009, Lion Music
Prog Metal

Recensione di Alessandra Leoni - Pubblicata in data: 02/12/09

Una bella sorpresa in ambito progressive metal ci arriva dalla Finlandia, paese non di certo noto per il panorama prog, quanto più conosciuto per generi come il folk ed il power metal.
Gli Status Minor sono un quintetto formatosi nel 2002 per volontà del chitarrista Sami Saarinen; dopo due EP ed un singolo accolti con favore da critica e pubblico, la band giunge nel 2009 con il primo vero e proprio album, intitolato "Dialog".


Questo disco presenta ben sette tracce, tra cui una title track di quindici minuti che descrive un coraggioso tentativo di emulare le lunghe suite delle band più blasonate del genere. E' notevole la complessità compositiva e l'abilità tecnica dimostrata dai finlandesi in questo episodio, con tanto di intermezzi parlati e dialoghi riguardanti il rapporto tra genitori e figli a rendere il tutto ancora più ricercato e personale.
Il disco spicca nel complesso sia per la qualità del suono che per l'ottimo equilibrio tra brani più aggressivi e tecnici, che per i momenti lasciati alla melodia ed all'atmosfera, come accade per la bellissima "Masquerade" e la più calma "Fade Away". Ascoltando in modo approfondito "Something More" e "Stand And Think", si può percepire anche la cospicua influenza dei Dream Theater nelle sonorità della band. Tuttavia, ritengo che, all'inizio di un carriera, attingere da band più importanti e significative sia un fenomeno alquanto diffuso ed in fin dei conti comprensibile, purché in seguito si sviluppi una propria personalità.
Interessante la voce di Markku Kuikka, che presenta buona potenza, espressività ed aggressività e non si basa troppo sugli acuti, oggigiorno abusati nel genere power e progressive.
Infine, una nota di merito va alle tastiere di Jukka Karinen, che si dimostrano toccanti ed efficaci nelle ballate nonché un ottimo accompagnamento nei frangenti più tecnici, senza eccedere nel virtuosismo.


Una buona prova da parte di una band che promette bene per il futuro. Aggiungerei anche complimenti per il coraggio dimostrato dagli Status Minor nel cimentarsi in un genere che nel loro paese d'origine non è affatto diffuso o particolarmente supportato. Sperando sempre che, a causa di questa scarsa diffusione in Finlandia, non cedano e non trasformino le loro sonorità per banali esigenze di mercato.





01. Something More
02. Out Of These Streets
03. Stand And Think
04. Masquerade
05. Fade Away
06. Machine
07. Dialog (Act I - Act II - Act III)

Intervista
Anette Olzon: Anette Olzon

Speciale
L'angolo oscuro #31

Speciale
Il "Black Album" 30 anni dopo

Speciale
Blood Sugar Sex Magik: il diario della perdizione

Speciale
1991: la rivoluzione del grunge

Speciale
VOLA - Live From The Pool