Stadio
Diluvio Universale

2009, Virgin/EMI
Pop Rock

Gli Stadio sono un'istituzione del rock italiano: ecco il nuovo disco
Recensione di Fabio Rigamonti - Pubblicata in data: 10/02/10

L’acronimo AOR è molto interessante: se lo interpretiamo in senso lato come “Adult Oriented Rock”, devo dire che la musica degli Stadio aderisce quasi perfettamente alla definizione di un rock raffinato, placido, patinato ed elegante. Soprattutto, per adulti.

Gli Stadio sono un'istituzione del rock italiano: decine e decine di dischi all’attivo, una carriera iniziata come supporting band di Lucio Dalla nel lontano 1977… Insomma, tutti i presupposti necessari per definirli un pilastro, alla stregua quasi dei Pooh (anche se il successo ed il consenso raggiunto dai due gruppi non è nemmeno lontanamente paragonabile).
Da queste premesse, com’è possibile anche solo concepire l’idea che questo “Diluvio Universale” esca da un territorio musicale fin troppo ben conosciuto dagli Stadio?

Semplicemente non si può, quindi lungo tutto l’arco del cd si ritroveranno le classiche canzoni che hanno fatto la fortuna di questa formazione, non senza alcune sorprese come l’iniziale titletrack scritta dall’amico di sempre Vasco Rossi, una sorpresa perché gli Stadio paiono tirare fuori da Vasco il suo lato più artistico ed interessante, fin troppo sopito nelle ultime produzioni del cantautore bolognese.
Su tutto, la voce sempre graffiante di Gaetano Curreri, anche in duetto con altri cantautori come Saverio Grandi (“Cortili Lontani”) e la star di Sanremo Fabrizio Moro (“Resta Come Sei”).

Difetti dell’opera… beh… uno, grosso, che è anche il maggior pregio dell’album se vogliamo: la sua totale, assoluta, mancanza di novità.
Se i fan degli Stadio e delle sonorità degli Stadio gioiranno infinitamente nell’ascolto, in questo “Diluvio Universale” non c’è nessun elemento che possa far cambiare idea a coloro che non amano particolarmente la band.
Oltretutto, trovo la capacità lirica della formazione da sempre abbastanza stucchevole, nonché troppo diretta e comunicativa, e questo aspetto è presente potentemente anche in questa ultima fatica discografica.

Insomma, è proprio il caso di dire che questo album è vitale e necessario per tutti i numerosi estimatori degli Stadio, mentre per tutti gli altri… umh…aspettiamo qualcosa di maggiormente stimolante e fresco, più in linea coi nostri tempi moderni, magari.



01. Diluvio Universale
02. Gioia E Dolore
03. Perdiamoci
04. Un Pensiero Per Te
05. Cortili Lontani
06. Come Pioggia In Mare
07. Benvenuti A Babilonia
08. Autunno
09. Non Si Accorgerà
10. In Questo Vortice
11. Resta Come Sei
12. La Mia Canzone Per Te

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