Disarmonia Mundi
The Isolation Game

2009, Coroner Records
Death Metal

Recensione di - Pubblicata in data: 15/02/10

Leggendo “Il Giornalista Quasi Perfetto”, libro scritto da David Randall, mi sono soffermato su un capoverso che diceva: “lo scrittore americano Ernest Hemingway una volta dichiarò di aver riscritto il finale di Addio alle armi trentanove volte prima di trovare quello che lo soddisfacesse”. Il giorno seguente, come fosse un caso del destino, mi sono trovato tra le mani il nuovo lavoro dei Disarmonia Mundi e mi son reso conto che probabilmente questo talentuoso gruppo di death metal italiano non ha la stessa meticolosità del buon vecchio Ernest.

Il progetto di Ettore Rigotti e Claudio Ravinale, con la collaborazione come guest vocals di Björn Strid (Soilwork), prende forma nel 2000 con il debutto tutto casalingo di “Nebularium” e rimane fedele alle linee guida del genere di riferimento, chitarre serrate su sonorità brutali e l’alternarsi tra growl e melodia. Proprio questo è forse l’evidente limite di un album che alla lunga stanca, nonostante comprenda pezzi che riescono a conquistare per grinta e tecnica come l’iniziale “Cypher Drone”  o “Structural "Wound”, si perde in un costante e perpetuo alternarsi di voci serafiche e urla luciferine che sanno di marchio di fabbrica e rendono il tutto un po’ troppo statico. Nonostante questo si lasciano piacevolmente apprezzare le sfuriate speed metal di “Buiding An Empire Fo Dust”  e “Digging The Grave Of Silence” che riportano alla memoria gli Stapping Young Lad del folle Devin Townsend  ma, sogno o son desto,  “The Isolation Game” ha uno dei ritornelli più pacchiani che ricordi, come fosse una cover di “Nell’aria” di Marcella Bella.

Non me ne vogliano i Disarmonia mundi ma con tali potenzialità ci si aspetterebbe qualcosa in più, senza riscrivere necessariamente “The Isolation Game” trentanove volte per ottenere un “Addio alle armi”, ma neanche proponendoci un disco così poco coraggioso e manieristico.



01.Cypher drone

02.Structural wound

03.Perdition haze

04.Building an empire of dust

05.Stepchild of laceration

06.The isolation game

07.Blacklight rush

08.Glimmer

09.Ties that bind

10.Losing ground

11.Same old nails for a new messiah

12.Dinning the grave of silence

13.Beneath a colder sun

 

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