Rpwl
The Rpwl Live Experience [DVD]

2009, Metal Mind Productions
Prog Rock

Recensione di Marco Somma - Pubblicata in data: 25/02/10

Gradevolmente strano ed inaspettato. Forse questo è il modo migliore per descrivere il primo impatto con il tanto atteso DVD che ci accingiamo a recensire. Difficile trovare testimonianza video che più di questa riesca a prendere garbatamente per mano lo spettatore e portarlo sul palco, badate bene non di fronte, ma sul palco.  Di fatto si ha l’impressione di trovarsi direttamente tra i propri beniamini, quasi ci avessero invitato ad una jam session nella loro sala prove. Il più grande pregio di questa proposta Rpwl, è forse proprio questo. In un atmosfera rilassata, dove pare che ognuno sia straordinariamente a proprio agio, i nostri danno vita ad un concerto che riassume una quantità di generi da far girare la testa, ma con un’accoglienza da salotto del te inglese. La presenza scenica, i suoni, le luci, la scenografia (per dirla tutta decisamente spoglia), le melodie, ogni cosa sembra essere venuta da tempi e tradizioni diverse per darsi appuntamento sul palco del Wyspianki Theatre.

Gli Rpwl godono di un seguito di tutto rispetto nella loro Germania ormai da diversi anni, seguito che dai tempi del loro debutto ad oggi è andato via via allargandosi nel resto d’Europa. Le loro influenze sono considerate tanto evidenti da avergli fatto guadagnare per un certo periodo la fama di mera cover band dei più noti Pink Floyd. La radice è innegabile, gli stessi membri della band hanno più volte ammesso di essere debitore di Waters e compagni, ma con un minimo di disponibilità all’ascolto è facile rendersi conto che le influenze della band sono in realtà molteplici e si trovano anche in generi molto lontani da quel progressive un po’ ribelle e un po’ psichedelico dei loro più noti predecessori. Quello che i tedeschi portano in scena è uno spettacolo fatto di complessità prog, mista però ad un’orecchiabilità pop, echi jazz e chi più ne ha più ne metta. Detta cosi parrebbe trattarsi di un insalatone piuttosto indigesto, ma gli Rpwl riescono invece a dosare sapientemente gli ingredienti, giungendo cosi ad una formula unica ed un’identità ben definita. Il 17 febbraio dello scorso anno la cosa è stata messa ben in chiaro ed immortalata nel DVD "The Rwpl Live Experience".

Il concerto si apre con “Hole in the sky” seguita da “Breathe in, Breathe out”, proiettando fin dal principio in un’atmosfera onirica, un po’ ovattata, che mette nella giusta predisposizione per godere di quanto seguirà. L’esecuzione è impeccabile dalla prima nota e la pulizia dei suoni rasenta la perfezione. “3 Lights” e “Start the Fire” proseguono bene il discorso iniziato, ma cominciando a far trapelare più chiaramente le altre vene meno evidenti ma non meno importanti. Pop un po’ brith, un po' dark ed Hard rock anni ’80, fanno capolino rispettivamente nel terzo e nel quarto pezzo. L’approccio è sempre garbato, decisamente inadatto a chi necessita di violenza e distorsioni senza quartiere, ma la gioia di chi ama farsi accarezzare da sensazioni vellutate. “Silenced” giunge su giri di basso e chitarra tanto puliti, precisi ed evocativi che si spera possano durare alcuni minuti prima di lasciare il posto al pezzo. Fortunatamente torneranno a più riprese, pizzicando le corde del subconscio. Forse il passaggio (per altro non breve) meglio riuscito del concerto.

C’è però ancora molto spettacolo che ci aspetta. “This Is Not a Prog Song” è un divertente e piacevole intermezzo che si spiega piuttosto bene nel titolo. “Opel” del compianto genio Roger Barrett è un tributo riuscitissimo, memoria degli anni come cover band. Le sensazioni si susseguono indisturbate, uscendo da un sogno e cadendo nel successivo senza mai l’impressione di precipitare. L’unico elemento che davvero fonde lo spettacolo è la sospensione emotiva che lo permea fino all’ultima nota, ogni pezzo apre e chiude un capitolo a se stante. Non un difetto comunque, lasciando in ogni momento allo spettatore la possibilità di scegliere quale parte del viaggio vivere o rivivere.

Complimenti davvero agli Rpwl. Un Dvd consigliatissimo a chiunque ami la musica intesa come percorso della mente e dello spirito. In un precedente lavoro i nostri recitavano che la realtà è quella che percepiamo attraverso i nostri occhi. La realtà vista attraverso la lente degli Rpwl è un volo in piena libertà, sospinti dai tiepidi venti del subconscio.



01.Hole in the sky
02.Breathe in, breathe out
03.3 lights
04.Start the fire
05.Silenced
06.This is not A prog song
07.Sleep
08.Opel
09.Waiting for a smile
10.Trying to kiss the sun
11.Wasted land
12.Roses                                                                                                                     13.Biding my time

 

Extra:

 

Videoclip “Breathe In, Breathe Out”,
Tour Footage 2006 (Sleep Demo Version),
Interviste a Yogi Lang e Kalle Wallner,
Foto gallery e sfondi per il desktop

Intervista
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