"In Blood And Heart", debut album dei Persistense, giunge sul mercato discografico dopo “soli” nove anni dalla formazione della band olandese... Evidentemente questi ragazzi hanno perlomeno azzeccato il nome: va per la tua strada, insisti, sii tenace e alla fine i risultati arriveranno! Il risultato in questione è un disco di puro e brutale death-thrash old school di buona fattezza, ma non particolarmente brillante, a causa di alcuni cali di tensione sparsi lungo le otto tracce (escluso l’intro) che vanno a comporre l’album. Come ho accennato, i Persistense all’epoca della loro formazione venivano fuori dagli anni ’90, una gloriosa decade di duro e puro death metal senza compromessi che, a partire dalla Florida, si stava facendo strada in tutta l’Europa e soprattutto in Olanda; infatti, le influenze della band sono da ricercare proprio nelle radici del death olandese, in gruppi come Gorefest, Sinister, God Dethroned, Thanatos e Asphyx, senza dimenticarsi della presenza di una componente Swedish di scuola marcatamente In Flames!
La prima parte del disco è formata da un breve intro e da tre brani in cui spicca proprio la vena melodica di matrice svedese particolarmente evidente in brani come “The Reality” e “Infinite Madness”, un fattore che impreziosisce notevolmente il sound e fa guadagnare molti punti al disco. Dopo questa parentesi di brani melo-death l’album tende a spostarsi su territori prettamente brutal con i brani “Overcome” , “Progress” e “Doomsday” che si affacciano anche al souno americano di Malevolent Creation e Autopsy: putride! Anche nella successiva “In Blood and Heart” la componente grezza e goove prevale su quella melodica, nonostante il bellissimo solo di chitarra presente nell’intermezzo pulito ed un paio di riff epici ed ispirati. In chiusura, un’ottima e tiratissima “Sick World” pone fine ad un discreto e tiratissimo disco che si lascia apprezzare ma senza esaltare.
Nota di merito e applausi per il vocalist e leader della band Stefan Van Vugt, che spesso mi ricorda (ed è in grando di far impallidire) le performance di Jason Blachowicz dei Malevolent Creation di “In Cold Blood”, davvero niente male! In definitiva, “In Blood and Heart” è un album per tutti gli appassionati di death metal old school e ci vuole più di un ascolto per apprezzarlo a fondo, ma sono sicuro che non vi deluderà. Di gruppi nuovi che fanno questo genere di musica non ce ne sono praticamente più e in molti concordano nel dire che è un genere di musica in lento declino. Ebbene i talentuosi e pressochè sconosciuti Persistense hanno dimostrato con il loro debut di avere le idee giuste e l’attitudine necessaria nei confronti di questa musica. Eversivi!
Persistense
In Blood And Heart
2009, Deity Down Records
Death Metal
01.Intro
02.Further
03.The Reality
04.Infinite Madness
05.Overcome
06.Progress
07.Doomsday
08.In Blood and Heart
09.Sick World