Silver Mountain
Hibiya - Live In Japan '85 [Reissue]

2009, Metal Mind Productions
Heavy Metal

Recensione di Alessandra Leoni - Pubblicata in data: 14/03/10

Nonostante lo split dei Silver Mountain sia avvenuto parecchi anni fa, la Metal Mind Productions ha mandato in ristampa un breve live del 1985, "Hibiya - Live In Japan ‘85", tenutosi nella Terra del Sol Levante all'Hibiya Yagai Ongaku-Do. Il nome della band è tratto dalla canzone "Man On The Silver Mountain" dei Rainbow, che peraltro costituivano una palese influenza nelle sonorità della band svedese.


Questo live è realizzato piuttosto bene, nonostante la brevità della durata complessiva: solo sette brani in poco più di mezz'ora; forse si poteva anche evitare di tagliare il parlato del cantante Christer Mentzer alla fine di "Universe", quasi ci fosse stato bisogno risparmiare tempo sul cd. L'unica pecca vera e propria riguarda la qualità del suono, che non fa certo cadere la mascella, ma tende ad appiattire i brani e a lasciare che gli strumenti sovrastino la voce.


La band propone una performance assolutamente di qualità, dimostrando una bravura che è stata ingiustamente sottovalutata negli anni, tanto da costringere la band allo scioglimento nel 1989, dopo soli tre album e tanti tormentati cambi di formazione. Un chiaro esempio di bravura nella band è senza dubbio dato dal chitarrista Jonas Hansson, dal tocco che ricorda in modo piuttosto inconfondibile il leggendario chitarrista Ritchie Blackmore. Più in generale, nel live si respira un'atmosfera frizzante ed energica, complice anche il pubblico giapponese che ha ben accolto il quartetto scandinavo e che ha regalato loro un discreto successo. I Silver Mountain propongono anche momenti dedicati agli assoli di chitarra e batteria che confermano ulteriormente il loro talento senza far trasparire tracotanza od arroganza.


In buona sostanza questo live, dalla qualità non eccelsa, è adatto agli amanti dell'heavy metal e dell'hard rock alla Rainbow e Deep Purple come la sottoscritta. Inoltre, questo disco è pur sempre utile per riscoprire qualche band defunta nei decenni passati, che non ha ricevuto la visibilità adatta per esprimere al meglio la propria bravura. Certo è che in quegli anni per poter sopravvivere bisognava mantenere uno standard qualitativo piuttosto alto.





01. Shakin' Brains
02. Universe
03. Always
04. Why
05. Handled Roughly
06. Meaningless
07. Walking In The Shadow

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