Tornano alla carica le Crucified Barbara, croce e delizia per gli amanti del rock al femminile: se è vero che alla vecchia favola delle cattive ragazze non crede ormai più nessuno, queste ragazze continuano a coltivare sogni di rock n'roll nel loro tempo libero, a dispetto dello status (non ce ne vogliano) di band di second'ordine. Di strada le quattro svedesotte ne hanno fatta eccome e con questo “In The Red” prendono con decisione le distanze dal rock ingenuo degli esordi, primo tangibile risultato di una lenta ma evidente maturazione.
“In The Red” può vantare suoni di tutto rispetto grazie al lavoro di Chipps Kiesby e rappresenta un balzo in avanti rispetto alla produzione precedente. Le Crucified Barbara sposano ancora la grande causa del rock n'roll, prendendo in prestito lo sleaze rock dei connazionali Hardcore Superstar, la grinta degli Airbourne e la botta degli immancabili Motorhead. Riff semplici, spesso elementari, su cui poggiano le melodie grintose e accattivanti della vocalist Mia Coldheart. Molti i brani in questo senso esemplari, “Electric Sky” ha un tiro vagamente AC/DC ed è perfetta per l'airplaying, l'opener “I Sell My Kids To Rock n'Roll” è un granitico manifesto di chi giura eterna fedeltà alla causa, mentre il singolo “To Kill A Man” tratta lo scottante tema dello stupro e conferma l'avvenuta maturazione anche a livello lirico. Quando decidono di limitarsi a pestare duro (“Shadows”) lo fanno comunque una certa efficacia, mostrandosi di saper lavorare bene con la sei corde (vedi i riff dell'intrigante “Do You Want Me”).
Inevitabile che sul finale il disco si assesti nella normalità, ma non si può rimproverare niente a un disco come “Red Zone”, tanto sincero quanto ispirato, una piacevole compagnia all'insegna del rock n'roll senza fronzoli.