Dimmu Borgir
Forces Of The Northern Night

2017, Nuclear Blast
Black Metal

Recensione di Stefano Torretta - Pubblicata in data: 28/04/17

Sembra incredibile ascoltando questo “Forces Of The Northern Night”, ma sono passati ben sette anni dall’ultima fatica in studio dei Dimmu Borgir, quel “Abrahadabra” che viene riproposto ampiamente nel primo dei due CD che compongono questo doppio live. Il concerto immortalato per questa occasione è quello tenuto all’Oslo Spektrum nel maggio del 2011, dove la band si è avvalsa del contributo in sede live della Kringkastingsorkestret, ovvero la Norwegian Radio Orchestra.

La band si focalizza principalmente sulle produzioni più recenti, con brani prelevati da “Abrahadabra” - già ottimamente strutturati in ottica sinfonica- , da “Death Cult Armageddon” ("Eradication Instincts Defined", "Vredesbyrd" e "Progenies Of The Great Apocalypse") da “In Sorte Diaboli” ("The Serpentine Offering") e da “Puritanical Euphoric Misanthropia” ("Fear and Wonder", "Kings Of The Carnival Creation", "Puritania" e "Perfection Or Vanity"), con un unico salto nello scorso secolo di “Enthrone Darkness Triumphant” ("Mourning Palace"). Shagrath e soci giocano facile, andando a pescare un lotto di brani che si prestano agilmente all’operazione. Da questo punto di vista i Dimmu Borgir hanno rischiato di meno rispetto ai Metallica di “S&M” (1999) ma sono riusciti comunque ad ottenere un risultato ben superiore alla già alta qualità dei brani originali.

Tracce puramente strumentali come "Xibir", "Fear and Wonder" e "Perfection Or Vanity" mostrano in tutto il loro splendore il potenziale dell’innesto di una vera e propria orchestra su brani metal: l’esecuzione acquisisce una marzialità ed una magniloquenza che non stonerebbero di fronte a composizioni operistiche di un autore del calibro di Wagner. I Dimmu Borgir devono essere ben consci di tale potenzialità visto che hanno sfruttato quanto più ampiamente possibile la Norwegian Radio Orchestra. Il brano ‘Dimmu Borgir’ viene così sdoppiato, rendendo autonoma l’intro strumentale, ampliandola, utilizzando l’orchestra ed il coro in modo tale da delineare il tono della successiva traccia, tra momenti pesanti e più leggeri. In modo simile ‘Eradication Instincts Defined’ viene rivisitato in chiave puramente sinfonica, senza alcuna componente elettrica o di cantato che non sia del coro.

Se i brani strumentali rifulgono, quelli dove anche la band ci mette il proprio zampino non sono affatto inferiori. Poter ascoltare un classico della discografia dei Dimmu Borgir quale è ‘Mourning Palace’ in questa rivisitazione sinfonica è una piacevole sorpresa. Le tastiere presenti nell’originale mutano, donando in alcuni momenti un’aria da circo infernale, aggiungendo atmosfere oscure alla irruenza ed alla violenza della musica del combo norvegese. Le due forze in gioco – la violenza dei Dimmu Borgir e la gentilezza dell’orchestra – si scontrano senza causare danni. Al contrario, riescono ad amalgamarsi alla perfezione e ad arricchire una proposta già affascinante che acquista così una maggiore profondità.

Anche nella semplice versione audio – di questo live esiste anche una versione in doppio DVD, con il concerto all’Oslo Spektrum del 2011 e quello al Wacken Open Air del 2012 – questa esibizione dei Dimmu Borgir è estremamente affascinante. Nonostante la mancanza della cornice visiva – vedere un’orchestra di 100 elementi che suonano a Wacken mentre cala il sole, o l’orchestra ed il coro che si stringono attorno alla band ad Oslo è un’aggiunta che trasmette sensazioni ed energie incredibili -, il lavoro svolto dalla band e dal gruppo di musicisti orchestrali è tale da riuscire a trasmettere le magnifiche sensazioni che il pubblico si è potuto godere dal vivo. “Forces Of The Northern Night” è un eccellente aperitivo per tutti i fan della band, a digiuno di nuovo materiale da troppo tempo. Un aperitivo da gustarsi per breve tempo, visto che un nuovo album del combo norvegese dovrebbe essere in dirittura d’arrivo, come segnalatoci da Silenoz stesso.



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