FireHouse
FireHouse

1990, Epic Records
Hard Rock

Recensione di Daniele Carlucci - Pubblicata in data: 16/04/14

Con i nuvoloni Grunge che si fanno sempre più minacciosi sull’Hair Metal della soleggiata California, dall’altra parte degli Stati Uniti, in North Carolina, si consuma il battesimo discografico dei FireHouse. E’ il 1990 e l’omonimo album della band di Charlotte entra di prepotenza nelle case degli americani vendendo in pochissimi mesi oltre due milioni di copie.

La svolta nella carriera dei FireHouse avviene nel dicembre del 1989 a New York, dove l’ennesimo convincente show della band cattura l’attenzione di Michael Caplan, talent scout della Epic Records. Il passo verso il primo disco è breve e la formazione dell’Old North State entra subito in studio assieme al produttore David Prater (Dream Theater, Night Ranger) per registrare una dozzina di brani di puro Hard Rock spassoso ed incisivo, ricco di riff taglienti e ritornelli catchy. Le grandi doti canore e l’acuto timbro vocale di C.J. Snare diventano subito il marchio di fabbrica del gruppo, che riesce ad emergere con uno stile estremamente caratteristico anche grazie ad un sound massiccio ed armonioso. Tutti e quattro i singoli vanno a bersaglio con precisione chirurgica, dalla divertente party song “Don’t Treat Me Bad” all’immancabile power ballad “Love Of A Lifetime”, passando per gli impeccabili riff di “All She Wrote” e “Shake & Tumble” (gran lavoro di Bill Leverty alle chitarre). Da ascoltare tutte d’un fiato “Don’t Walk Away” (utilizzata nel 2008 in una scena del film “The Wrestler”), l’interludio strumentale acustico “Seasons Of Change” ed “Overnight Sensation”, brano travolgente in cui la sezione ritmica del duo Perry Richardson – Michael Foster (rispettivamente basso e batteria) fa la voce grossa. In chiusura c’è spazio per un’ultima dose di succulento Hard Rock con l’incedere aggressivo e coinvolgente di “Helpless”.

Sulla scia del gran successo ottenuto da “FireHouse”, la band di Charlotte si aggiudica il premio come “Favorite Heavy Metal/Hard Rock New Artist” agli American Music Awards del 1992, strappando il riconoscimento dalle mani di Nirvana ed Alice In Chains. C.J. Snare e compagni riusciranno a vendere nel corso degli anni più di sette milioni di dischi complessivamente, ma le vette raggiunte dall’incredibile debut album rimarranno uniche ed impareggiabili.




01. Rock On The Radio
02. All She Wrote
03. Shake & Tumble
04. Don't Treat Me Bad
05. Oughta Be A Law
06. Lover's Lane
07. Home Is Where the Heart Is
08. Don't Walk Away
09. Seasons Of Change
10. Overnight Sensation
11. Love Of A Lifetime
12. Helpless

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