A 30 anni dalla pubblicazione dell’ indimenticabile debutto degli FM, “Indiscreet” vince un restyling e una riedizione rivisitata dalla line-up attuale. Nuove tecniche di registrazione ma pezzi pressoché identici agli originali se escludiamo una produzione senza dubbio più moderna; unico lato davvero positivo le bonus-tracks e il debutto per la canzone “Running on Empty”, che non manca di sottolineare la classe e l’eleganza di una band che ha scritto la storia di questo genere.
Dopo la pubblicazione del loro ottimo nono studio album "Heroes and Villains" (Frontiers Records) nell’Aprile 2015, supportato da un tour Europeo e svariate apparizioni sui palchi dei migliori festival di genere come l’ HRH AOR; Nantwich Jazz Blues & Music Festival; Frontiers Rock Festival; Graspop Metal Meeting; Bospop; Ramblin' Man Fair; Steelhouse Festival, davvero non ci aspettavamo uno “scivolone” che profuma di raccolta fondi.
Uscito il 4 novembre per Frontiers Music, l’album autoprodotto e registrato ai Tremolo e Coal House Studios di Staffordshire ripropone la tracklist originale più qualche bonus track, con uno Steve Overland in forma smagliante accompagnato dal bassista Merv Goldsworthy e dal batterista Pete Jupp (membri originali della band) con l’aiuto di Jem Davis alle tastiere e Jim Kirkpatrick alla chitarra.
"Indiscreet 30" suona come un nostalgico quanto inutile desiderio di rivivere i fasti del passato; il fascino della prima volta, come per tutte le cose, rimane inarrivabile e spesso queste operazioni puramente commerciali ne intaccano anche la blasonata perfezione.
Analizzando la tracklist, pezzi come "That Girl", "I Belong To The Night" e la super ballad "Frozen Heart", grandi classici che hanno solitamente il miglior riscontro in sede live, suoneranno anche più moderne e accattivanti, ma non necessariamente migliori della loro precedente versione. Nelle bonus track (ben 7), spiccano "Let Love Be The Leader" e "Running On Empty" e "Love And Hate", una cover (Shot In The Dark – Ozzy Osbourne) e una versione acustica assolutamente affascinante di "That Girl".
Sicuramente un disco di qualità, ma assolutamente superfluo.