Iron Savior
Reforged - Riding On Fire

2017, AFM Records
Power Metal

Recensione di Stefano Torretta - Pubblicata in data: 01/01/18

Non possiamo ristampare i nostri dischi del periodo della Noise Records così come erano, ma siamo liberi di registrare nuovamente le canzoni di quegli album. Ci siamo avvicinati a questa opportunità con molto entusiasmo”.

Tutta la filosofia che sta alla base dell’ultima fatica degli Iron Savior è racchiusa in questa breve dichiarazione di Piet Sielck, chitarrista, cantante e mente dietro al combo di Amburgo. “Reforged - Riding On Fire”, più che un album di inediti, va visto come un greatest hits che arriva dopo 10 album e 21 anni in carriera.

Apparentemente in molti si sono accostati alla band tedesca a seguito del successo del loro ultimo lavoro in studio “Titancraft”, pubblicato lo scorso anno. Vista la voglia di ascoltare vecchio materiale dei quattro musicisti di Amburgo, la pubblicazione di un album contenente le tracce più famose degli Iron Savior, provenienti dai primi 5 dischi, era più che dovuta. Tanto più visti i problemi di ristampa collegati con il fallimento della loro vecchia etichetta Noise Records nel 2007, rinata lo scorso anno sotto la tutela della BMG ma con grosse lacune nel catalogo. Tutte queste complicazioni ci hanno dato l’occasione di ascoltare il vecchio materiale in una nuova veste, tutta scintillante e molto più in linea con gli standard attuali della band. Ad essere onesti i vecchi album non si presentavano con una produzione pessima come spesso accadeva negli anni ’90, risultando ancora oggi più che validi, ma i piccoli ritocchi che Sielck ha apportato hanno di certo reso più incisivi brani già ottimi. “Reforged - Riding On Fire” è anche l’occasione di valutare la qualità di Patrick Klose come nuovo batterista, a sostituzione di Thomas Nack. Klose, insieme a Jan-Sören Eckert, fa un buon lavoro con il reparto ritmico, riuscendo a sostituire un grandissimo Nack. Anche Eckert porta lustro al suo operato, donando nuova linfa alle sue linee di basso che all’epoca forse erano state un poco sacrificate. Discorso simile può essere fatto per quanto riguarda la chitarra, che acquista maggiore potenza, seppur a scapito della chiarezza, rendendo così i brani delle vere sferzate d’energia che colpiscono l’ascoltatore con piacevole violenza. L’unica nota non proprio positiva è da ascrivere a Sielck, che sembra non riuscire a raggiungere la stessa ampiezza di note di un tempo. Fortunatamente si rende comunque autore di una prova veramente coinvolgente, come sempre d’altronde, raccontando a dovere le storie di fantascienza che hanno caratterizzato fin dagli inizi la musica degli Iron Savior. L’unico rammarico, ascoltando le registrazioni moderne di questi brani classici, è la mancanza della voce di Kai Hansen, membro fondatore del combo di Amburgo e presente nei primi 3 album della band. Riproporre, per esempio, “Watcher In The Sky” - brano storico presente sul debutto “Iron Savior” (1997) e caposaldo anche delle Zucche di Amburgo dal coetaneo “Somewhere Out In Space” - senza Hansen perde un po’ del fascino di un tempo.

La parte del leone, in questo greatest hits, la fanno i due album “Iron Savior” e “Condition Red” (2002), con rispettivamente 6 e 7 canzoni estratte. I restanti dischi del periodo Noise Records, ovvero “Unification” (1999), “Dark Assault” (2001) e “Battering Ram” (2004) vengono toccati solo tangenzialmente, per un totale di 6 brani: in parte gusti dei fan provenienti dalle scalette dei concerti dal vivo, in parte visione del passato di Sielck. Ciò che comunque viene incorporato in “Reforged - Riding On Fire” è un’ottima selezione di quanto di buono gli Iron Savior hanno fatto nel corso degli anni. Non si rimane di certo scontenti dopo aver ascoltato la buona ora e mezza di canzoni che Sielck e soci ripropongono. Sebbene la compilation sia più pensata per i fan dell’ultima ora, quelli che per motivi cronologici od anche solo economici – il costo sul mercato del collezionismo dei primi album non è proprio dei più accessibili – non hanno avuto occasione di conoscere la band negli anni ’90, anche i fan più datati avranno modo di gustarsi a fondo questo best of grazie alla nuova registrazione. Sebbene Sielck abbia voluto evitare di stravolgere i brani, alcune piacevoli aggiunte nell’ambito degli arrangiamenti sono riuscite a donare un maggior fascino, concedendo a queste canzoni ormai classiche di suonare fresche e, perché no, nuove. Un ottimo risultato che ripaga appieno il prezzo dell’album.





CD1
01. Riding On Fire
02. Battering Ram
03. Brave New World
04. Prisoner Of The Void
05. Titans Of Our Time
06. Eye To Eye
07. For The World
08. Mindfeeder
09. Watcher In The Sky
10. Mind Over Matter

CD2
01. Warrior
02. Iron Savior
03. Tales Of The Bold
04. No Heroes
05. Break The Curse
06. Condition Red
07. Protector
08. I’ve Been To Hell
09. Atlantis Falling

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