J.B.O.
Deutsche Vita

2018, AFM Records
Hard Rock

Recensione di Stefano Torretta - Pubblicata in data: 30/03/18

I J.B.O. sono una di quelle band che ami alla follia oppure che odi con tutto te stesso. Non esistono mezzi termini. La materia trattata dal gruppo proveniente da Erlangen, che può benissimo essere etichettata con il termine di fun rock, si appropria di una comicità non sempre di alto livello, andando a rileggere temi o canzoni in un’ottica metal. Il combo tedesco, che il prossimo anno festeggerà i 30 anni di carriera, ritorna nei negozi con il dodicesimo album, un “Deutsche Vita” che fin dal titolo rivela le ispirazioni di questa nuova fatica: brani di chiara matrice tedesca, quasi totalmente legati alla Neue Deutsche Welle, che sono stati fonte di ispirazione dei cinque membri della band nei più disparati momenti della loro vita. A differenza di altri dischi precedenti, “Deutsche Vita” è quindi una raccolta di cover rivisitate alla tipica maniera dei cinque matti di Erlangen.

Un grandissimo problema che si presenta nell’affrontare un album come quest’ultimo parto dei J.B.O., quando ci si trova al di fuori di quei paesi facenti parte dell’area germanofona (Germania, Svizzera e Austria), è riuscire a superare la barriera linguistica. Brani come “Du Hast Dein Smartphone Vergessen”, dall’originale “Duhast Den Farbfilm Vergessen” di Nina Hagen e dei suoi Automobil, o “Wer Ist Der Fahrer”, dall’originale “Carbonara” degli Spliff, giocano immancabilmente sul testo, precludendosi così una grande fetta del pubblico mondiale. Questo problema potrebbe essere anche accantonato se la musica presentata dal combo tedesco fosse di ottima qualità. Purtroppo l’ascoltatore non può che trovarsi combattuto tra il considerare alcuni brani piacevoli, giudicare altri decisamente inferiori agli originali ed il rimanere completamente disgustato dalla resa di qualche creazione. Se la rivisitazione di “Bombenhagel” dei Sodom, qui intitolata “Karneval In Sodom” riesce discretamente a funzionare, principalmente grazie al fatto che non si è andato a modificare la parte musicale, “Du Hast Dein Smartphone Vergessen” perde completamente il paragone con il brano d’origine, abbandonando la piacevole compostezza per una pagliacciata carnevalesca. Senza contare che la sottile satira dello stato comunista allora vigente nella DDR viene completamente annientata dalle risate di grana grossa più confacenti allo stile dei J.B.O. Non va certo meglio per altri brani: le versioni originali di “Ich Will Spaß” di Markus o di “Nur Geträumt” di Nena risultano sicuramente migliori delle rivisitazioni presenti in “Deutsche Vita”. Fortunatamente alcune tracce riescono a farsi ascoltare, come l’iniziale “Alles Nur Geklaut” che mantiene l’ironia già presente nella versione dei Die Prinzen, o come le due tracce provenienti da spettacoli per bambini “Das Lummerlandlied” e “Wickie” (quest’ultimo da noi conosciuto come Vicky il vichingo), forse per merito del fatto che la band non va a stravolgere i brani originari.

Se dovesse esistere una data di scadenza per una band musicale, i J.B.O. l’hanno di sicuro raggiunta e superata. In tutta onesta, è alquanto difficile riuscire ad immaginare il pubblico di destinazione di questo “Deutsche Vita”. La rivisitazione alquanto spenta di brani in lingua tedesca estremamente legati ad un preciso periodo storico, quello tra a fine degli anni ’70 e la metà del decennio successivo, non invoglia di certo all’acquisto. La band ha fatto di meglio nel passato non troppo recente - questo trend verso il basso era già iniziato con il precedente “11”, qualitativamente scadente ma vincente al botteghino nei paesi germanofoni - e quindi il consiglio è di andare a recuperare gli originali delle canzoni contenute in questo disco, facendosi nel contempo una cultura sulla DDR e sulla Neue Deutsche Welle.



01. Alles Nur Geklaut
02. Du Hast Dein Smartphone Vergessen
03. Ich Will Spaß
04. Das Lummerlandlied
05. Wer Ist Der Fahrer
06. Nur Geträumt
07. Blaue Augen
08. Deutsche Vita
09. Karneval In Sodom
10. Wickie
11. Hurra Hurra Die Schule Brennt
12. Grande Finale
13. Gewiss Ist Nur Der Tod
14. Fränkisches Bier (Live In Augsburg 2014) (Bonus Track)

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