Con l’abbandono di Steve Walsh si chiude in modo quasi definitivo la storia di una delle band più rappresentative del rock americano, e ora che il sipario è calato, i Kansas decidono di raccontarsi. In Europa sono relegati quasi allo status di cult e un format documentaristico potrebbe persino stare largo, ma negli States la musica è molto diversa e i Kansas sono annoverati fra le migliori bands dei Seventies, al punto che “Miracles Out of Nowhere”, questo il titolo del DVD, è stato presentato al Santa Barbara International Film Festival, guadagnandosi persino la premiere televisiva su più canali d’oltreoceano. Un film documentario che ripercorre quattro decadi di grande musica partendo dagli esordi a Topeka, nel cuore del Kansas, attraverso le parole e i ricordi della line up originale ricongiuntasi per l’occasione, seguendo un taglio narrativo ampiamente consolidato per questo genere di operazioni. Dal primo volo a New York per il debutto discografico al ricordo di John Lennon, da una furiosa lite nel backstage nientemeno che con Steven Tyler, al ruolo decisivo della birra gratis… questi e altri aneddoti sparpagliati lungo i settantotto minuti di documentario faranno la felicità dei fans, così come sapere che il superclassico “Dust In The Wind” si è trovato a un passo dal non essere mai registrato regalerà più di un brivido. “Miracles Out Of Nowhere” ci presenta i Kansas come mai erano stati raccontati prima d’ora, grazie anche ai notevoli interventi (fra gli altri) di Brian May, del produttore Brendan O’ Brien e del giornalista di Rolling Stone David Wild. Curioso infine come una stella della musica country quale Garth Brooks, citi i Kansas fra le sue principali fonti di ispirazione al pari di Eagles e Beatles. Per dare libero sfogo ai bassi istinti dei collezionisti, il DVD sarà pubblicato anche in edizione limitata deluxe con un DVD aggiuntivo di contenuti extra, curato dallo storico produttore Jeff Glixman e dal batterista Phil Ehart, con gli estratti audio del film e i successi della band. Ce n’è abbastanza per lasciarsi incantare ancora una volta dalle melodie di “Song For America”,”Dust In The Wind” o “Carry On My Wayward Son” e celebrare, se mai ce ne fosse stato bisogno, una della band più grandi di sempre.