Litfiba
Spirito (Legacy Edition)

2017, Sony Music
Rock

Recensione di Stefano Torretta - Pubblicata in data: 26/05/17

Qualcuno di voi ricorda quei grandi cartonati che mostravano un Piero Pelù con pizzetto satanico e ali sulla schiena, posizionati strategicamente nei grossi negozi di musica tra il 1994 ed il 1995 per pubblicizzare a dovere il nuovo album della band? Per i fan accaniti è sicuramente un ricordo ben stampato nella memoria, indelebile, ma a pensarci bene sono passati ben 22 anni dall’uscita del terzo capitolo della "Quadrilogia degli Elementi", una quadrilogia che solo in quel momento stava iniziando a prendere una forma ben precisa, dopo i primi due capitoli che erano nati quasi per caso. I Litfiba da allora sono maturati, si sono trasformati, si sono divisi ed anche ritrovati.

Senza nessun motivo apparente – se non quello pecuniario, che in molti ambiti del mondo discografico è il miglior stimolo possibile per pubblicare album -, è appena stato rilasciato “Spirito (Legacy Edition)”, interessante pacchetto contenente ben tre CD che cerca di svecchiare un album che aveva lasciato insoddisfatti gli stessi Pelù e Renzulli in quanto a registrazione. L’attuale versione deriva da una rimasterizzazione che quindi cerca di andare a rimediare ai danni causati da Rick Parashar, produttore internazionale famoso per il suo operato con band della scena nord-ovest degli Stati Uniti – modo gentile per evitare di dover usare il termine grunge - come i Pearl Jam di “Ten” o gli Alice In Chains di “Sap” o ancora i Temple Of The Dog di “Temple Of The Dog”, preferito al consueto Alberto Pirelli. In aggiunta a questa rilettura, nel primo CD sono comprese quattro tracce extra, i quattro mix eseguiti all’epoca da Tom Lord-Alge da utilizzare come singoli al posto delle versioni di Parashar: “Lo Spettacolo”, “Spirito”, “No Frontiere” e “Lacio Drom (Buon Viaggio)”. Materiale tutt’altro che nuovo, già sentito all’epoca, ma che fa piacere ritrovare. Anche perché, visti i soldi sborsati allora (“realizzati a carissimo prezzo da Tom Lord-Alge a Los Angeles”, Alberto Pirelli dixit), lasciarli impolverare sarebbe una grandissima offesa. “Spirito” e la sua celebrazione dell’aria portano una ventata di freschezza e leggerezza dopo i sentimenti forti e le realtà scomode di “El Diablo” e il rock pesante di “Terremoto”. Tanta energia positiva, il basilare bisogno di spaziare (emblematiche “Lacio Drom (Buon Viaggio)” e “No Frontiere”), ma soprattutto tante suggestioni etniche che vedono due ospiti eccellenti quali Candelo Cabezas alle percussioni (già presente su “El Diablo” e che tornerà in “Mondi Sommersi”) e Renato Freyggang (Inti-Illimani) impegnato con diversi tipi di flauti.

Il secondo ed il terzo CD ci mostrano invece l’esibizione dal vivo che i Litfiba tennero a Modena nel marzo del 1995. Anche in questo caso vi è ben poco di nuovo, visto che buona parte del materiale presente in questi due CD aveva già visto la luce nel 1995 nel live “Lacio Drom (Buon Viaggio)”, distribuito nella curiosa formula CD + VHS. Anche all’epoca il CD conteneva i quattro mix di Lord-Alge, oltre alle versioni live di alcuni brani più vecchi della band, con la sola eccezione di “Suona Fratello” quale estratto da “Spirito”. Rispetto a “Lacio Drom (Buon Viaggio)”, qui mancano alcune canzoni – “La Preda” e “Santiago” – però ve ne sono altre che allora erano state tralasciate, come “Gioconda” o “Cangaceiro”. A conti fatti si tratta di un live coinvolgente, seppure con un Pelù meno ciarliero del solito, con gustosi riarrangiamenti di brani classici, che non lascia assolutamente insoddisfatto l’ascoltatore che vuole fare un salto nel passato musicale dei Litfiba. Un ottimo spaccato di una band non ancora ai ferri corti in quanto a direzione artistica.

“Spirito (Legacy Edition)” è un prodotto che merita sicuramente di essere acquistato. Il primo CD, quello che ripropone integralmente l’album del 1994, presenta una rimasterizzazione che non stravolge eccessivamente quanto sentito sull’originale, anche se di certo si perdono alquanto le chitarre acide che erano un marchio di fabbrica di Parashar, e questo è un bene, visto che il rock multietnico messo in piedi dalla band ne guadagna terribilmente. Se all’album aggiungiamo i quattro singoli usciti all’epoca ed il live di Modena, il rapporto prezzo/qualità gioca a favore dell’acquirente. Un prodotto curioso che riesce ad essere appetibile sia per il fan di lunga data (i due CD del live) che per chi si è avvicinato ai Litfiba solo di recente (il CD di “Spirito”, in una veste più vicina alle intenzioni originali del duo Pelù/Renzulli).



CD 1 - Remastered 2017
01. Lo Spettacolo
02. Animale Di Zona
03. Spirito
04. La Musica Fa
05. Tammuria
06. Lacio Drom (Buon Viaggio)
07. No Frontiere
08. Diavolo Illuso
09. Telephone Blues
10. Ora D'Aria
11. Suona Fratello
12. Lo Spettacolo (Mix Tom Lord-Alge 2017)
13. Spirito (Mix Tom Lord-Alge 2017)
14. No Frontiere (Mix Tom Lord-Alge 2017)
15. Lacio Drom (Buon Viaggio) (Mix Tom Lord-Alge 2017)

CD 2 - Live in Modena 23/03/1995
01. Maudit
02. El Diablo
03. Lo Spettacolo
04. La Musica Fa
05. Tammuria
06. Dimmi Il Nome
07. Lulù & Marlene
08. No Frontiere
09. Il Vento
10. Onda Araba

CD 3 - Live in Modena 23/03/1995
01. Animale Di Zona
02. Spirito
03. Gioconda
04. Cangaceiro
05. Suona Fratello
06. Ragazzo
07. Africa
08. Lacio Drom

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