Riccardo Gileno è un giovane autore già protagonista di due diversi progetti musicali. E se già questo di per sé era abbastanza per provare la sua versatilità musicale, a darcene conferma arriva "The Curse", un EP da solista, costituito da 4 brani, brevi ma intensi, nelle corde di artisti come Damien Rice e Bon Iver, con una canzone da cantautorato fatta di passionale intimità.

Le delicate trame di questo tragitto catartico coinvolgono l’ascoltatore sin dal primo ascolto grazie alla sua semplicità e ad una dolce dose di equilibri acustici. “Theory” è il primo brano, che ammalia con la suo intro e il placido scorrere della chitarra fino a ravvivarsi con l’introdursi di altri strumenti, come le percussioni dopo un minuto e mezzo, il piano e gli archi sul finale, in un caldo crescendo che non si scompone né si perde. “How” è invece un monologo chitarristico avvolto da echi continui che fanno perdere la concezione del tempo, mentre “Days” è scandito da percussioni folk, e sul finale il brano si “apre” letteralmente dopo essersi nascosto per tre minuti, con una conclusione che abbraccia l'ascoltatore. L'ultimo capitolo dell'EP è “Friend-Enemy”, che non stravolge quanto compiuto sino a quel punto e che romanticamente chiude questo breve viaggio con una parentesi d’amore ed un finale emozionante, tra echi di Lumineers e Arcade Fire.

"The Curse EP" è un piccolo sguardo sul mondo dell'autore triestino che, in 4 semplici tracce, dona piacevoli emozioni. Un EP che ben si concilia con la stagione invernale in arrivo, da ascoltare sotto a una coperta o davanti a una tazza di tè caldo. Il sound equilibrato e senza virtuosismi di troppo, aggrappato al piacere della chitarra acustica e di testi semplici ma curati, rende questo primo lavoro solista di Riccardo Gileno una piacevole scoperta.

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