Sei anni di attesa dall’uscita di “Forever More” nell’autunno del 2008, sei anni in cui abbiamo visto i Tesla esibirsi in Italia un paio di volte, una al Gods Of Metal del 2009 a Monza e l’altra qualche settimana fa al Frontiers Rock Festival, sei anni in cui la voglia di Tesla è cresciuta sempre di più fino a placarsi oggi con la pubblicazione dell’album numero sette della storica formazione di Sacramento, “Simplicity”.
L’idea della band californiana è quella di fare un salto indietro nel tempo per ritrovare lo stile ed il sound delle origini, una sorta di rito per scrollarsi di dosso la modernità e lasciare campo alla semplicità caratteristica di tre decenni fa. E per cogliere tutto ciò basta dare un’occhiata veloce all’artwork dell’album, il logo dei Tesla su sfondo a qudratoni tutto rigorosamente in bianco e nero come una specie di stemma feudale. Passando alla musica, Jeff Keith e compagni impacchettano una serie di brani griffati con un Hard Rock d’annata impreziosito da venature Southern Rock e Blues. Tra riff esplosivi e ritornelli melodiosi si fa largo a spallate la voce graffiante di Keith che ruggisce e poi azzanna quando si unisce alle magistrali linee di chitarra disegnate dai superbi Frank Hannon e Dave Rude. Ad incendiare “Simplicity” ci pensano i refrain armoniosi e difficili da togliere dalla testa di “So Divine…” e “Break Of Dawn”, il furioso finale in cui culmina l’adrenalinica “Time Bomb” ed i rabbiosi ed irresistibili riff di “Flip Side!”. La maestria del quintetto statunitense si può apprezzare anche nei lenti, caldi ed intimisti, tra cui spiccano “Honestly” e soprattutto “’Til That Day”. D’altronde non bisogna certo spiegare come si scrive una ballad a chi ha composto un capolavoro come “Love Song” …
“Simplicity” è come una sorta di antidoto per curare un’intossicazione da tecnologia, Hard Rock di qualità suonato da una band di fuoriclasse che continua a far entusiasmare gli amanti del genere. L’ultima opera dei Tesla è l’ennesima occasione per ribadire quanto la band americana sia una delle migliori che ci sia stata regalata dal periodo d’oro a cavallo tra gli anni ’80 e ’90.