The Resistance
Coup De Grace

2016, earMusic
Death Metal

Recensione di Stefano Torretta - Pubblicata in data: 04/02/16

Tornano i The Resistance e torna il loro sound violento ed ignorante. Che Jesper Strömblad non fosse minimamente soddisfatto della direzione musicale intrapresa dagli In Flames è storia più che nota, ma se questi ultimi forse peccano in morbidezza, la nuova band di Strömblad pecca un po’ troppo in brutalità. Arrivati al secondo full length in carriera (ma considerati anche i due EP il materiale inedito pubblicato dal combo aumenta di quantità) gli svedesi proseguono sulla strada aperta dal primo CD “Scars”: composizioni legate al death metal delle origini contaminate in modo estremamente pesante da hardcore e thrash. Con “Coup De Grace” i brani vengono ulteriormente semplificati, scarnificati di tutto ciò che è superfluo, di ciò che è studiato, lasciando solo una struttura elementare giocata sulle emozioni più violente. Se sulla carta un tale concentrato di ferocia ha un suo fascino, la versione su disco pecca però di eccessivo purismo e ostinazione. Tredici tracce giocate tutte sugli stessi, esigui elementi base risultano essere un po’ troppe e la monotonia prende subito il sopravvento. Immediatezza ed emotività non sempre sono sinonimi di perfetta riuscita, ed in questo caso poche idee valide si perdono in una valanga di belluina violenza. Piacevole sulla breve distanza, ma deleteria in una tracklist così lunga. Il risultato finale, lungi dall’essere completamente disprezzabile, è comunque ben lontano da quanto fatto vedere in passato sia da Strömblad (con gli In Flames o con i Dimension Zero), sia dagli stessi The Resistance, che con l’EP “Torture Tactics” si mostravano al meglio grazie ad un numero più esiguo di brani che ne guadagnavano in qualità. “Coup De Grace” può fare la gioia di una nicchia alquanto scarna di fedelissimi legati al suono degli ultimi anni ’80 (Entombed e Dismember, per fare due esempi) ma mancherà di colpire favorevolmente la maggior parte del pubblico che è cresciuto con il death metal più melodico.



01. Death March
02. I Welcome Death
03. Smallest Creep
04. Violator
05. Felony
06. Death Blow
07. Resolution
08. World Order
09. Enslavement
10. Art Of Murder
11. For The Venom
12. The Drowning
13. As It All Came Down

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