Mantar
The Spell (EP)

2017, Nuclear Blast
Sludge/Black Metal

"The Spell" è un prodotto di nicchia, indirizzato principalmente ai super-fan e ai collezionisti.

Recensione di Icilio Bellanima - Pubblicata in data: 09/04/17

Dopo due full-length e un live, i Mantar, duo tedesco voce/chitarra e batteria, si affacciano sul mercato con "The Spell", una nuova produzione firmata Nuclear Blast in formato mini e in edizione limitata, un EP sicuramente indirizzato più ai die-hard fan che agli ascoltatori casuali. Si tratta infatti di una raccolta di due brani, "Pest Crusade" e "Age of the Vril", nati durante la fase compositiva del loro secondo opus ("Ode To The Flame") ma mozzati all'ultimo momento, e "The Spell", ancor più remota e risalente ai loro albori, alle jam-session che li portarono alla creazione del debut album "Death By Burning". Basterebbe la sola copertina che impreziosisce il lavoro, realizzata ancora una volta dal talentuoso Aaron Wiesenfeld, a renderlo un acquisto imprescindibile per i fan del duo, ma ciò non toglie che il contenuto sia da meno.
 

Le coordinate stilistiche restano quelle di un tempo: una base sludge, ritmi per nulla sostenuti nonostante l'attitudine spiccatamente punk/hardcore che traspare in alcuni frangenti, riffing crudo e primordiale che arriva persino a strizzare l'occhio al black metal più acido e oscuro creando un muro sonoro sinistro carico di inquietudine e, infine, sfociando (in particolare nella title-track) in qualche lieve ma percepibile segmento black'n'roll. Il tutto sintetizzato nelle tre tracce, con la prima, "Pest Crusade", dal tiro più HC e groovy, e la seconda più lenta ed acida. La crudezza della proposta dei Mantar viene poi enfatizzata dalla voce straziante e sgraziata del chitarrista Hanno, ma anche dal songwriting e dalla scelta dei suoni, che compensano egregiamente l'assenza del basso, una mancanza che non si fa sentire, e una visione che sta prendendo sempre più piede in ambito estremo, condivisa per altro, tra i tanti, con gli svizzeri Bölzer, il cui cantante/chitarrista Okoi Jones compare come special guest proprio sulla terza ed ultima traccia, partecipando ad un duetto infernale con il già citato Hanno.

 

Nonostante siano degli outtake, i brani godono comunque di una certa cura, e rappresentano una sorta di mini-riassunto delle puntate precedenti della (breve) carriera dei Mantar, un'occasione per chi fosse completamente vergine della loro proposta, ma incuriosito da questo mix di contaminazioni, di partire alla riscoperta dei loro lavori passati. Questo "The Spell" resta comunque un prodotto di nicchia, indirizzato principalmente ai super-fan e ai collezionisti.





01. Pest Crusade
02. Age of the Vril
03. The Spell (feat. Okoi Jones / Bölzer)

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