I membri originali del leggendario quintetto hard rock melodico Unruly Child sono tornati con un nuovo album in uscita per Frontiers Music: "Can't Go Home".
Marcie Michelle Free (vocalist - King Kobra, Signal), Bruce Gowdy (chitarrista - Stone Fury, World Trade), e Guy Allison (tastierista - Lodgic, World Trade, Doobie Brothers), insieme ai membri della band originali del primo disco, il batterista - Jay Schellen (Hurricane, World Trade, Asia), e il bassista - Larry Antonino (Pablo Cruise), compongono la formazione. Dal momento della release originale dell' acclamato album "Unruly Child", i membri della band hanno percorso strade di successo nel mondo della musica. Marcie Michelle Free, uno dei più raffinati, e negli ultimi tempi, più rinomati cantanti transgender, ha pubblicato un disco solista col nome Mark Free dal titolo "Long Way From Love" nel 1993 e poi un altro album solista come Marcie Free dal titolo "Tormented" nel 1996.
Il chitarrista Bruce Gowdy e il tastierista Guy Allisonn hanno pubblicato due album senza Free alla voce e partecipato a un altro album con Schellen. Inoltre hanno perseguito altri progetti e la loro carriera come compositori, artisti e arrangiatori non è seconda a nessuno viste le collaborazioni con artisti del calibro di Glenn Hughes (Deep Purple), Bobby Kimball (Toto), Doobie Brothers, Boz Scaggs, Air Supply e The Moody Blues. Antonino ha suonato con Ambrosia e Air Supply e oltre ad essere uno dei bassisti più rispettati al mondo, ma non si è fatto mancare anche le lodi della critica per la sua carriera di attore, con il suo ruolo più notevole nei panni di "The Wolfman" nel film "That Thing You Do", con Tom Hanks.
Con tanto entusiasmo a gravitare intorno al loro nuovo disco, un tour non poteva che essere il passo successivo. La band sta lavorando anche su un box set dei loro album indipendenti, che sarà pubblicato in primavera sempre per Frontiers. Putroppo, nonostante la prova entusiasmante a livello vocale di Mark (Marcie) Free, altri elementi dell'album sembrano ripetersi. Volendo quindi trarre un bilancio generale, le tracce più convincenti - "See If She Floats", "She Can't Go Home" e "Point of View" non bastano ahimé a rendere giustizia a quello che sembra un torrente di armonie vocali che galleggiano e spesso sopraffanno melodie in loop e rari picchi di grinta esecutiva. Speriamo di ricrederci ascoltandoli dal vivo il prossimo aprile al Frontiers Rock Festival.