La cantante australiana classe 1994 AViVA (al secolo Aviva Anastasia Payne) pubblica il suo album d'esordio "Volume I". Non fatevi ingannare dalla giovane età perché la ragazza presenta già un buon curriculum, avendo, negli ultimi anni, condiviso il palco con Poppy e pubblicato diversi singoli, che sono stati raccolti proprio in questo album, con l'aggiunta di una nuova traccia "Dgaf". Il suo stile non è classificabile in un unico genere, ma si stabilisce a cavallo fra l'emo-pop ed l'alternative rock, con l'aggiunta di elementi elettronici.
Se Tim Burton scrivesse un album, probabilmente sarebbe molto simile a questo lavoro: le undici tracce si identificano intorno alla figura misteriosa di una protagonista femminile, oscura e a tratti crudele. Questa figura femminile è del tutto lontana dal classico stereotipo di anima indifesa, debole o docile: nel testo di "Psycho" racconta di come l'amore possa condurre alla pazzia, sentimento che potrebbe però anche ritorcersi contro. La protagonista non ha nessuna paura di niente e nessuno, è invece la figura maschile che dovrebbe temere per la propria incolumità. La cantante arriva a toccare argomenti soprannaturali e rappresenta la protagonista tra demoni che le danzano intorno, in brani come "Hushh" e "Rabbit Hole", nella quale l'innocuo coniglio di Alice Nel Paese Delle Meraviglie è sostituito da quello di Donnie Darko. "Cemetery" viene invece impregnata di un cupo splendore e di una dichiarazione d'amore poco rassicurante.
L'esordio della giovane AViVA non delude le aspettative e riesce nell'intento di coniugare mondi apparentementi diversi tra di loro. "Volume I" vi trascinerà in un viaggio fra luce e oscurità, senza alcuna certezza di trovare la strada di casa.