Airbourne
Breakin' Outta Hell

2016, Spinefarm Records
Hard Rock

Recensione di Federico Falcone - Pubblicata in data: 04/10/16

Correva l’anno 2008 ed in quel di Bologna, all’interno dell’allora Arena Parco Nord, si teneva il primo dei tre giorni di uno splendido Gods Of Metal. Tra le band che avevano il compito di scaldare il pubblico prima dell’esibizione degli Iron Maiden vi erano tali Airbourne. All’epoca, però, il gruppo australiano, alla prima calata in suolo italico, non aveva il feedback che può vantare al giorno d’oggi, ma anzi, in Italia era un nome semi sconosciuto. Nei circa trenta minuti a disposizione, Joel, Ryan, David e Justin, furono autori di una prestazione straordinaria che ancora oggi, a distanza di quasi dieci anni, mi strappa un sorriso. Fautori di un rock n’roll adrenalinico, graffiante, sporco, semplice e diretto come da tradizione, gli Airbourne son sempre stati bollati come la brutta copia dei conterranei Ac/Dc. Certo, è innegabile che Angus Young e soci abbiano esercitato una notevole influenza sul gruppo capitanato da Joel O’Keeffe, ma ho sempre mal digerito questa considerazione in quanto gli Airbourne, più semplicemente, sono una grandissima rock n’roll band.

Breakin’Outta Hell, questo il titolo del nuovo album in studio, il quarto per l’esattezza, non si discosta minimamente dal sound che i quattro ragazzotti provenienti dalla terra dei canguri hanno sviluppato e fatto loro nel corso degli anni. Pronti e via, si parte con la title track, il cui incalzante ritmo di batteria spiana la strada a riff infuocati che scatenano subito una gran voglia di fare headbanging. Non c’è un attimo di sosta e Rivalry prima e Get Back Up poi, provocano una scarica di adrenalina che fa muovere, ne siamo certi, anche i fondoschiena più pigri. Prosegue il disco e gli Airbourne pestano giù duro con Thin The Blood e Down On You, macinando riff su riff e solos mai banali, corredando il tutto con liriche davvero scanzonate e divertenti e, poco importa se la salsa sia sempre la stessa, trita e ritrita da decenni. Ciò che realmente importa è la qualità, ed in Breakin’ Outta Hell ce n’è davvero tanta. Questo è rock n’roll signori miei, suonato alla grande e, senza presunzione di prendere il posto di nessuno, gli Airbourne confermano di essere in una forma smagliante, se mai qualcuno avesse ancora dei dubbi.





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