Alt-J
This Is All Yours

2014, Infectious Music
Indie Pop

Recensione di Francesco De Sandre - Pubblicata in data: 23/09/14

Di fronte alla semplicità si aprono scenari surreali nei quali solo i sensibili sanno come ambientarsi. La semplicità stessa provoca una forte reazione dell'immaginazione, ed è questa reazione che gli Alt-J intendono scatenare con il loro mix di sussurri e delicate pressioni contenute in serie in "This Is All Yours". Il seguito di "An Awesome Wave" vuole essere un lungo viaggio verso Nara, città giapponese più idealizzata che realmente indagata e perlustrata, ma in realtà è il raggiungimento di una superficie calda e colorata sulla quale il trio di Leeds deposita gli essenziali elementi sonori che costituiscono la loro realtà, la loro progressiva costituzione e facile proiezione.


In un'ora di loop e spirali acquatiche che si dissolvono inermi nei lenti ritmi tribali, celtici, barbari, gli Alt-J vanno alla ricerca dello stesso successo che l'anno scorso permise loro un tour mondiale al fine di diffondere l'apparente novità mainstream che rappresentavano. A distinguersi in ogni brano, ora, è a sorpresa il silenzio, volutamente ricercato nella speranza di illuminare o sorprendere. In realtà "This Is All Yours" rappresenta la più assoluta normale amministrazione per Joe Newman, Thom Green e Gus Unger-Hamilton, dai quali ci si aspettava senz'altro di più. L'album rimane per tanto fine a se stesso e a chi volesse approcciarsi a quelli che sono stati davvero uno dei fenomeni Indie dello scorso anno si consiglia, appunto, il disco d'esordio, perché la formazione pare essere rimasta assopita in quella mentalità.





01. Intro
02. Arrival In Nara
03. Nara
04. Every Other Freckle
05. Left Hand Free
06. Garden Of England
07. Choice Kingdom
08. Hunger Of The Pine
09. Warm Foothills
10. The Gospel Of John Hurt
11. Pusher
12. Bloodflood Pt. II
13. Leaving Nara

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