Amanda Rogers
Wild

2014, Do It Together Records
Pop/Folk

Recensione di Stefano Torretta - Pubblicata in data: 18/07/14

Arrivata al nono album in carriera, Amanda Rogers non sembra affatto soffrire di carenza di ispirazione, visto che “Wild” conta ben diciannove canzoni (più una cover), scelte da una rosa iniziale di ben trenta brani. Una possibile risposta a questo fiorire della vena creativa della giovane artista può essere probabilmente trovata nel ritorno presso i luoghi della sua infanzia, nella città natale di Syracuse (stato di New York), per scrivere i brani del nuovo album, e nell’utilizzo di uno studio di registrazione del luogo, i Subcat Studios.

Riuscire ad inanellare diciannove brani di livello qualitativo elevato, che riescano tutti quanti a trovare il consenso del singolo ascoltatore non è un’impresa facile. Sarebbe bello poter dire che Amanda Rogers con questo suo nuovo album sia riuscita nell’impresa, ma purtroppo non tutte le canzoni risultano ugualmente ben confezionate. “Wild” è un album estremamente eterogeneo, e questo non può che giocare a suo favore; l’abilità dell’artista di variare registro, passando dal pop al folk, di contaminarsi col blues, di sbizzarrirsi con spruzzate di jazz, è uno dei punti di forza dell’album e permette ad una tracklist non certo contenuta di farsi ascoltare con piacere e di non annoiare per ripetitività. Come sempre l’attenzione è focalizzata sul binomio pianoforte e voce, anche se in diversi brani si lascia maggiore spazio anche alle chitarre elettriche, con risultati per nulla da dimenticare. I momenti più riusciti sono quelli dove Amanda si trova a cantare su melodie vivaci e spensierate; è proprio in quell’ambito che l’artista riesce a trasmettere al meglio tutta quella gamma di sensazioni che la sua voce è capace di comunicare. Purtroppo, quando i brani abbandonano questa dimensione e si fanno meno solari, il risultato non sempre è soddisfacente. “Ol' Bag Of Bones” è un esempio perfetto, con la sua struttura ripetitiva che non riesce a decollare, oppure la pur pregevole “And The Birds Will Sing”, allungata oltre il dovuto, che si perde lungo la strada ma che riesce ugualmente a ritrovare la direzione giusta in un ottimo finale. Un minutaggio inferiore non avrebbe affatto guastato. A chiudere il lungo album vi è la cover di “Creep” dei Radiohead: la versione presentata, dai ritmi molto rallentati e per piano e voce, non rende giustizia né al brano originale, né alla dotata cantante. Neppure l’aggiunta di ulteriori strumenti (ma presenti sempre in secondo piano) nella parte finale della canzone riesce ad infondere un po’ di vitalità. Nettamente preferibile considerare il brano “Wild” la vera chiusura dell’album, visto che incarna alla perfezione l’anima pop della sua autrice, una canzone da ascoltare all’infinito, capace di risultare sempre fresca ed accattivante.

Oltre alla musica, grande attenzione viene posta anche ai testi. L’artista spesso mette in mostra i propri sentimenti ed i propri pensieri. Verso la propria nazione, innanzitutto: “This American Dream” e “More, More, More” ci mostrano uno spaccato estremamente realistico, e per nulla positivo, dell’attuale situazione degli Stati Uniti. Non vi è solo critica sociale, ma anche un onesto sguardo verso se stessi. “10 Years Closer” ci dice molto del cammino finora percorso da Amanda.

Piccole cadute di tono a parte, la bravura di Amanda Rogers è innegabile. La maturità artistica della cantante è tale che l’unione di testi e musica è in grado di trasportare l’ascoltatore all’interno delle singole creazioni musicali. In diverse occasioni si prova quasi la sensazione di trovarsi a viaggiare lungo una delle infinite autostrade americane che tagliano il paese da una costa all’altra, attraversando un paesaggio solitario, desolato ma estremamente affascinante. Affascinante come la voce di Amanda.




01. Welcome To The Show
02. 10¢ Songbird
03. Can't Stop
04. Walking
05. Honey You'll Bee
06. More, More, More
07. Sing On
08. And The Birds Will Sing
09. Sad Song
10. Calendar Of Yesterdays
11. Ol' Bag Of Bones
12. The State I'm In
13. Light Sleeper
14. This American Dream
15. Sweet Sleep
16. 10 Years Closer
17. Someone Waits
18. Genes I'm Always Wearing
19. Wild
20. Creep (Bonus Track)

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