The Night Flight Orchestra
Amber Galactic

2017, Nuclear Blast
Classic Rock

"Amber Galactic" è il terzo album del sestetto svedese "The Night Flight Orchestra", un album che si disegna nelle domande che guardando il cielo non mancano mai, avvolti in un sound accattivamente da scoprire.
Recensione di Alessandra Manini - Pubblicata in data: 21/05/17

La The Night Flight Orchestra è il risultato della passione incontenibile che accouma sei ragazzi svedesi. L'idea di fondare questa orchestra che si libra nella notte è nata dal desiderio dei musicisti di porsi nella prospettiva di una nuova creatività artistica diversa dal quotidiano (tanto è vero che tra i componenti della The Night Flight Orchestra troviamo membri delle band death metal Soilwork e Arch Enemy). Stiamo dunque parlando di un progetto parallelo ma non per questo mancante di intensità nella realizzazione del terzo album della band battezzato "Amber Galactic" apprezzabile dal pubblico da questo maggio 2017.
 
Nomi noti tra le file della formazione svedese, il cantante Bjorn Strid che si è raccontato ai nostri microfoni ed è noto nel mondo musicale come voce dei Soilwork, ma nella sua carriera può vantare moltissime collaborazioni, ad esempio come ospite nella canzone "Collapsing" degli statunitensi Demon Hunter, in "The Great Pandemonium" dei Kamelot e in molte altre. Al basso elettrico troviamo Sharlee D'Angelo, che compone la formazione attuale dei sopracitati Arch Enemy, il chitarrista David Andersson, il tastierista Richard Larsson, il batterista Jonas Kallsback ed il polistrumentista Sebastian Forslund alle percussioni e alla chitarra.
 

"Amber Galactic" è figlio dell'entusiasmo di tutti i componenti della band e si propone in tutta la singolarità, tra le sfumature di un corpo strumentale dai colori difficili da definire perché provenienti da un altro pianeta, il tutto impreziosito dalle tastiere di Larsson che sanno riavvolgere il tempo facendoci tornare direttamente nei glitterati anni '80. L'artwork in copertina racconta il tema portante dell'album con protagonista una donna, una comandante spaziale che ci lancia in connessione con lo spazio. Il primo pezzo presentato al pubblico,"Midnight Flyer", è stato accompagnato dal video, coinvolgente tanto da rendere lo spettatore un passeggero che si lascia guidare negli scenari dalla voce di Strid a tal punto che sarebbe interessante apprezzare il video in versione 3D. La traccia è intensa, resa tale soprattutto dalla personalità di Kallsback alla batteria in perfetta sintonia con gli arpeggi virtuosi del chitarrista Andersson. Effetti elettronici ed una voce impostata sono invece l'intro di "Gemini", traccia in cui Strid esprime al meglio la propria intensità emotiva e la propria abilità di comunicatore oltre che l'indiscussa qualità vocale, nella costruzione del corpo armonico è stato dato molto spazio alle tastiere che rendono al meglio il sound rétro caro alla band e allo stesso tempo assumo quella provenienza lontana nel tempo e nei luoghi. Ritmo e coinvolgimento non mancano di certo in "Sed State of Affairs", un pezzo dalla qualità piena sin dalle prime battute in cui ogni strumento trova spazio per potersi espandere nella proiezione personale in musica e trasmettere lo spirito propositivo che anima il disco ed il progetto. "Domino" è un pezzo che regala un biglietto di sola andata per gli anni '80, tra atmosfere stregate, giochi di tastiere e percussioni svariate ed un accento speciale sul finale dove il chitarrista Andersson si lascia trasportare negli arpeggi sulle sei corde.

 

Riguardo Amber Galactic è doveroso un appunto, perché i ragazzi della The Night Flight Orchestra non lasciano nulla al caso, infatti ogni traccia a suo modo si lega al grande filo conduttore del tema spaziale, saranno i titoli o le parole che li compongono, dalla costellazione dei gemelli, ai riferimenti al sistema solare con "Saturn in Velvet"; forse la band con questo album vuole stregare il proprio pubblico con "Something Mysterious" oppure offrire una fantasiosa via di fuga dalla realtà.





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