Anthrax
Anthems

2013, Nuclear Blast
Hard Rock

Recensione di Marco Ferrari - Pubblicata in data: 26/03/13

Che gli Anthrax abbiano sempre avuto un rapporto molto confidenziale con gli ep e con le cover è un dato certo. A partire dal 1995 con “Armed and Dangerous”, passando dal 1987 con “I Am The Man”, oppure dal 1989 con “Penikufesin” (Nice Fukin Ep), o al 1991 con “Attack of The Killer  B’s” il quintetto di New York ha sempre voluto regalare sia ai fan, che a se stesso, momenti di semplice divertimento fatti di cover (da God Save the Queen a Sabbath Bloody Sabbath giusto per fare qualche nome) o sperimentazioni  che nella maggior parte dei casi hanno portato a qualcosa di unico e indimenticabile (Bring The Noise).


Il feeling con il divertimento e la voglia di omaggiare i grandi del rock è un vizio che i nostri non riescono (fortunatamente) proprio a perdere ed è così che arriva in questi giorni "Anthems",una raccolta di cover particolarmente curiosa. Partendo dai Rush per arrivare ai Journey attraverso AC/DC, Thin Lizzy e Boston i nostri si cimentano in brani decisamente lontani dal loro tipico stile e lo fanno con devozione verso le versioni originali proponendoci rivisitazioni timide che non vogliono stravolgere o personalizzare eccessivamente i brani storici che vanno ad interpretare. Se questa può apparire quasi una pecca bisogna ricordare come, storicamente, gli Anthrax preferiscano personalizzare le cover solo quando queste vengono incluse in album veri e propri (si veda, ad esempio “Antisocial” o “Got the Time”) lasciando, quindi, ai brani contenuti negli Ep il semplice ruolo di piacevole e divertente tributo. Sentire gli Anthrax cimentarsi in brani prog o utilizzare un hammond sono di certo sorprese inattese.

 

Se generalmente quando ci troviamo di fronte un’uscita del genere la domanda di rito è “Perché?” per gli Anthrax è d’obbligo ribaltare la questione e chiedersi “Perché no?”. Di certo non sarà un disco destinato alla storia, ma sicuramente non era questo l’obiettivo. Ma se la volontà era quella di regalare un qualosa di particolare, divertente e scanzonato ai propri fan allora possiamo affermare che Anthem ha pienamente centrato l’obiettivo.





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