Piccoli hard rockers crescono… è questo il caso degli Anti-Mortem, quintetto di giovanotti sulla ventina provenienti dall’Oklahoma e appena giunti all'album di debutto: questo “New Southern”, tanto bellicoso nel suo artwork (ad’opera di Brent Elliott White, non un tipetto qualunque quindi), quanto semplice nel suo impatto sonoro.
Ben supportati dal lampo di genio di una Nuclear Blast sempre alla ricerca di nuovi talenti, i Nostri, seppur formati soltanto nel 2008, mostrano di avere le idee chiare e un range ben delineato in quanto a ispirazioni: l’intero album sembra frutto di una cena a lume di candela tra Pantera e Airbourne, una via di mezzo tra il sound delle grandi band del passato (fa ancora male!) e nuove ottime leve. "New Southern" inizia piuttosto bene, scatenando la title track (convincente e cattiva al punto giusto) e ”100% Pure American Rage” (che forse ricorda qualcosa già fatto dai Papa Roach). Un'euforia iniziale che sembra però non permeare i seguenti brani, tra cui compariranno momenti pur sempre graffianti ma decisamente più soft ("Black Heartbeat"); in generale, quel che sembra mancare alla prova discografica sarà un po' di amalgama: una non omogenea mescolanza delle tracce si traduce, così, in un'alternanza di momenti davvero positivi ad altri semplicemente pessimi.
“New Southern”, dispiace ammetterlo, è un disco fin troppo statico, che sa farsi apprezzare per un primo ascolto, perdendo però qualsiasi attrattiva già dal secondo, durante il quale affiora una non trascurabile ridondanza di fondo. Non tutto da buttare, però: la buona prova dietro il microfono del vocalist Larado Romo, sempre espressiva e ben studiata, riuscirà più di una volta ad esaltare la struttura delle canzoni cucite addosso al suo timbro graffiato.