Apocalyptica
Wagner Reloaded - Live In Leipzig

2013, BMG
Symphonic Metal

I finlandesi rileggono Wagner in un'opera mastodontica
Recensione di Stefano Torretta - Pubblicata in data: 15/11/13

Dopo 17 anni di carriera gli Apocalyptica sono ancora in grado di stupire il proprio pubblico, mediante la realizzazione di un album alquanto atipico come questo “Wagner Reloaded - Live In Leipzig”. In occasione dei festeggiamenti per il 200° anniversario della nascita di Richard Wagner (22 maggio 1813) venne chiesto ai finlandesi di realizzare la partitura musicale che avrebbe accompagnato l’esibizione di 100 ballerini diretti da Gregor Seyffert, famoso coreografo e ballerino tedesco. Il 5 ed il 6 luglio 2013 si sono svolte due rappresentazioni di tale spettacolo, che oltre al corpo di ballo ed ai quattro componenti degli Apocalyptica vedeva in scena anche un’intera orchestra sinfonica ed un coro. La registrazione audio di tale evento diventa oggi il contenuto di “Wagner Reloaded”.

Per il sommo piacere dei fan della prima ora degli Apocalyptica ci troviamo di fronte a quattordici brani scritti interamente dalla fervida penna del solo Eicca Toppinen, come accadeva all’inizio della carriera dei quattro strumentisti finlandesi. Un ulteriore elemento old school è anche la presenza di soli brani strumentali, che eliminano così l’uso di cantanti esterni al gruppo, fattore che ha sempre avuto modo di innescare pareri contrastanti nei fan.

Con la durata di quasi due ore di spettacolo, in questo album live sono state raccolte circa la meta delle partiture presentate in sede di esibizione dal vivo, ed il parlare di partiture e non di canzoni è molto indicativo dell’intento originario che ha mosso Toppinen nel realizzare tale monumentale opera. I singoli brani devono essere intesi più come la colonna sonora di un film che come opera a sé stante, in quanto fanno parte integrante di una storia narrata per musica ed immagini. È sicuramente da lodare la scelta di far uscire tale materiale su un supporto audio e non come DVD/Blu-ray, ma si sa che gli Apocalyptica non sono un gruppo che cerca il facile guadagno o che vuole ingraziarsi il pubblico ad ogni costo.

L’unica pecca che si può ascrivere a questo album è proprio che, avendo a disposizione il solo audio di un progetto che prevedeva anche una parte visiva, ci si ritrova a godere solo per metà di “Wagner Reloaded”, inteso come spettacolo teatrale (i due brani “Signal” e “Genesis”, in quest’ottica, risultano un po’ fini a loro stessi, due introduzioni di lusso che perdono però il significato che avevano nel loro contesto originario). Ma, riprendendo per un attimo il paragone con le colonne sonore, non si può negare che se realizzate da un signor musicista (ed è questo il caso sia di Ennio Morricone, per esempio, che degli Apocalyptica) assumono un valore di opera d’arte (musicale) a sé stante.

E in “Wagner Reloaded” ci troviamo di fronte, nonostante nel titolo sia citato esplicitamente Richard Wagner e che l’opera teatrale sia incentrata sulla sua vita e sulle sue opere musicali, ad una creazione degli Apocalyptica in tutto e per tutto. Anche quando il collegamento con le composizioni di Wagner esiste realmente (“Flying Dutchman” o “Path In Life”, per esempio), lo spunto iniziale viene subito rimpiazzato da una riscrittura moderna e personale di Toppinen. La presenza di un’intera orchestra sinfonica permette di ottenere una maggiore complessità dei brani, senza per questo andare ad oscurare la performance dei quattro finlandesi (cosa che invece accadeva in diversi momenti in ”S&M” dei Metallica).

“Wagner Reloaded - Live In Leipzig” in fine dei conti non è altro che un esperimento, un unicum, quasi un elemento “estraneo” nella discografia della band, che va considerato per quello che è, ma che ci mostra comunque degli Apocalyptica in grandissima forma, dalla vena creativa incredibilmente feconda, e capaci, ancora una volta, di far collidere il passato col presente e di farlo suonare estremamente moderno, a riprova del fatto che l’ottima musica non ha età.



Intervista
Anette Olzon: Anette Olzon

Speciale
L'angolo oscuro #31

Speciale
Il "Black Album" 30 anni dopo

Speciale
Blood Sugar Sex Magik: il diario della perdizione

Speciale
1991: la rivoluzione del grunge

Speciale
VOLA - Live From The Pool