Ásgeir
In The Silence

2014, One Little Indian
Indie/Folk

Recensione di Riccardo Coppola - Pubblicata in data: 15/03/14

In principio fu "Dýrð í dauðaþögn": Ásgeir Trausti si presentò così, poco più di un annetto fa e a 20 anni appena compiuti, alle patrie classifiche e a un mercato pronto ad accoglierlo, ad adorarlo, a regalargli un successo oltre ogni ottimistica previsione. Passato qualche mese, giunge il momento per il giovane songwriter di lanciarsi nel primo grande salto della sua carriera, apponendo ritratto e svolazzante autografo sull'internazionalizzazione del suo esordio, e salpando dalla sperduta Islanda verso il resto del mondo.

Risultato dell'opera traduttoria (compiuta sotto la saggia supervisione di John Grant) sono i dieci brani di questo "In The Silence", opera di pregiato indie folk, capace di padroneggiare come poche altre le linee guida dei più rinomati esponenti dell'ambiente senza però adagiarvisi passivamente, incorporandole in una forma leggiadra, fresca, irresistibile. Impossibile, infatti, non esaltarsi sui corni e sulle fanfare della title track o della splendida "In Harmony", o piuttosto sullo splendido singolo "Torrent", che fa rivivere le migliori atmosfere del secondo Bon Iver su un balzellante piano, in delicati falsetti e armonizzazioni. Impossibile non farsi piacevolmente solleticare dai glitch di "Head In The Snow", dagli accenni d'elettronica intessuti tra le malinconiche trame di "Going Home", dalla pittoresca "King And Cross", in cui r'n'b underground e rarefatto art-pop si fanno la corte, rincorrendosi su groove pulsanti spazzati da synth che suonano come sbuffi di vento del Nord.

Vero, non sarà grazie ad Ásgeir che chi ha piene le tasche dell'indie pop hipslandese tornerà sui propri passi, e la natura né pionieristica né magniloquente dell'album potrà esporlo a frettolose accuse di scontatezza e/o commercialità. Noi, forse ancora un po' ingenui, non vediamo nel ragazzone nordico un fenomeno mainstream quanto piuttosto un songwriter emozionante e sincero, e ci arroghiamo il diritto di esprimerlo facendo uso di un suo stesso verso: "From my heart I thank you friend for this precious melody. For these sweet and pure tones, sweet and pure tones".





01. Higher

02. In The Silence

03. Summer Guest

04. King And Cross

05. Was There Nothing

06. Torrent

07. Going Home

08. Head In The Snow

09. In Harmony

10. On That Day

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