Beast In Black
Berserker

2017, Nuclear Blast
Heavy Metal

Anton Kabanen, con la sua nuova creatura, continua il percorso intrapreso con i Battle Beast.
Recensione di Mattia Schiavone - Pubblicata in data: 04/11/17

Nel mondo della musica capita molto spesso che, per le ragioni più svariate, alcuni componenti di una band siano costretti a prendere una strada diversa dai compagni. Forse è più strano quando tutto ciò accade al fondatore e principale autore del gruppo e le conseguenze di un tale strappo possono rimanere visibili anche per lungo tempo. Fortunatamente Anton Kabanen non è uno che si dà facilmente per vinto. Il chitarrista finlandese, dopo aver pubblicato ben quattro album con i Battle Beast ed essersi successivamente diviso dai compagni, ci ha messo pochissimi mesi a formare i Beast In Black, con i quali in meno di due anni ha registrato e pubblicato l'album di esordio "Berserker".

 

Partiamo subito affermando che il lavoro, seppur vario, non presenta alcuna sorpresa. Il disco infatti rappresenta la naturale prosecuzione del percorso musicale intrapreso dai Battle Beast, fatto comprensivo quanto lecito, considerando che in entrambi i casi è proprio Kabanen l'autore principale dei brani. Il sound dell'album pone le sue fondamenta nell'heavy metal più classico e, allo stesso tempo, va a incorporare diversi generi e influenze, grazie soprattutto al massiccio utilizzo di tastiere e synth. D'altronde, come da lui stesso confermato nella nostra intervista, Kabanen è un fan della musica '80 e tutto ciò è riscontrabile nei vari elementi che costellano l'album, che sia un riff quasi thrash o una melodia puramente synth-pop. A prescindere dai generi proposti, tutta la band è autrice di una discreta prova, anche se a farsi notare maggiormente è Yannis Papadopoulos. Il cantante infatti, oltre all'indiscutibile dote tecnica, è in grado di interpretare le diverse anime dei brani, evidenziando anche le atmosfere più oscure o quelle più melodiche del lavoro. Tra i pezzi migliori, in cui anche il resto della band si dimostra in ottima forma, troviamo "Beast In Black" e "Zodd The Immortal". Entrambi ispirati al manga "Berserk", i brani costituiscono una cavalcata devastante con ritmi mozzafiato. Dal lato opposto troviamo invece la ballata "Ghost In The Rain", pregna di sentimento in melodia. Tra i due estremi sono presenti una serie di brani piacevoli, ma che non riescono a catturare l'attenzione quanto quelli illustrati. A sorprendere maggiormente è però "Crazy, Mad, Insane", un pezzo puramente synth-pop, che qualche purista potrebbe definire fuori luogo, ma che trova bene spazio all'interno della tracklist.

 

Tirando le somme, "Berserker" è un disco godibile, che, pur avendo un ampio bacino di influenze, sa un po' di già sentito e osa meno di quanto ci si sarebbe potuto aspettare. Rimangono comunque da lodare la performance dei musicisti, e la produzione, alla quale ha lavorato lo stesso Kabanen.





01. Beast In Black
02. Blind And Frozen
03. Blood Of A Lion
04. Born Again
05. Zodd The Immortal
06. The Fifth Angel
07. Crazy, Mad, Insane
08. Eternal Fire
09. End Of The World
10. Ghost In The Rain

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