Blood Inc.
Blood Inc.

2017, Autoprodotto
Alternative / Industrial Metal

Il debutto dei nostrani Blood Inc. è un salto ad occhi rigorosamente spalancati in un'allucinazione sonora e visiva
Recensione di Marco Migliorelli - Pubblicata in data: 13/11/17

Nè intro. Nè outro. Il debutto dei nostrani Blood Inc. è un salto ad occhi rigorosamente spalancati in un'allucinazione sonora e visiva. Oh "Lucky Number 13", che spalanchi i battenti del disco, decenni di cultura horror filmica e musicale scorrono in un flashback lungo poco più di mezz'ora: un battito di ciglia, il riflesso incondizionato della paura tradotta in note col chiaro scopo di intessere, in un groove di chitarra macchiato da storture elettroniche, una vera e propria colonna sonora di quel pop horror che stende la propria scia di sangue dalle visioni di Rob Zombie musicista e regista ("La Casa dei Mille Corpi"), fino agli splatter vampireschi del B-movie d'autore firmato Tarantino (sebbene non manchino riferimenti di più alto livello: "Il Silenzio degli Innocenti").
 
Dall'alba al tramonto insomma, un cortocircuito di industrial e alternative metal dal taglio spavaldamente cinematico è quanto di meglio si può chiedere al proprio autoradio durante una corsa notturna. Nulla più del puro ludo: "The House", in seconda battuta, è da subito uno degli episodi più riusciti dell'intero album. A seguire "Wake Up Dead" un electro-delirio fra inserti di parlato e guizzi chitarristici, alza il tiro e compatta i suoni su coordinate ben definite che incorniciano questo debut in un sound da subito omogeneo, dove al gusto della sorpresa virtuosa, subentra piuttosto un approccio filmico-narrativo ben strutturato dall'ottima e accattivante componente electro-industrial. C'è di che divertirsi anche con "Bleed Pray Die", della quale gradiamo non poco le prepotenze chitarristiche, mentre con la successiva gagliarda titletrack, alla chitarra in primo piano si aggiunge un drumming più selvaggio ma sempre sotto l'occhio vigile di sfondi elettronici. Nota a parte per "Rhyme of the Dead", un brano letteralmente scisso e dannatamente schizofrenico nella sua doppia personalità fra strofa e ritornello.

 

"Blood Inc." viaggia fino alla fine su queste coordinate: un carosello catodico forsennato di omaggi e citazioni, reso gustoso anche da una prova vocale-attoriale decisamente variegata e a suo agio su tutti i registri e le sfumature del genere e determinante nel calare l'ascolto in modo convincente in un esclusivo punto di vista: quello dell'assassino. A dissolvere del tutto il confine fra allucinazione e realtà non mancano infatti spunti tratti da fatti di cronaca nera.

 

Il taglio musicale, ludico-commerciale, che è poi proprio del genere stesso, vieta, categoricamente, ogni approccio di testa: il primo tuffo è sempre per passione. Un pizzico di varietà ed un approfondimento delle proprie sonorità è quanto il tempo invece suggerisce e, nel caso di questi devoti araldi de "L'Armata delle Tenebre", ben promette. Gli argomenti non mancano. Luci spente e buon divertimento.





01. Lucky Number 13
02. The House
03. Wake Up Dead (Virus Contamination)
04. In The Darkest Night
05. Bleed Pray Die
06. Blood Inc.
07. When Blood Drips
08. Rhyme Of The Dead
09. Spit On Your Grave

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