Bob Daisley And Friends
Moore Blues For Gary

2018, earMusic
Hard Blues Rock

Un album che mette in luce l'amore e il rispetto che la comunità internazionale degli artisti ancora porta a una fulgida stella come Gary Moore.
Recensione di Sergio Mancuso - Pubblicata in data: 05/11/18

Bob Daisley, conosciuto per il suo lavoro con i Rainbow e con Ozzy Osbourne, con Moore Blues For Gary cerca di porre un doveroso omaggio a un grande artista e a un genio della sei corde, e lo fa riunendo intorno a sè diverse personalità di spicco come Doug Aldrich, Glenn Hughes, Steve Lukather e Joe Lynn Turner. L'album, sebbene non aggiunga nulla all'interno della conoscenza di un artista sfaccettato come Moore, porta comunque delle versioni di pregio di alcuni dei suoi successi classici; ad esempio la celeberrima "Parisienne Walkways" interpretata in questo album da Steve Morse e dal conterraneo di Gary, Ricky Warwick, è un gioiellino a due chitarre da ascoltare e gustare.

 

In questo lavoro, tornano amici e collaboratori di vecchia data del compianto bluesman come Neil Carter che rende straordinaria la performance di "Empty Rooms" tramite tastiere e voce. Brush Shiels canta in "Texas Strut", come ovviamente lo stesso Bob Daisley, bassista dalla lunga esperienza e amico personale di Moore, che gli suggerì di utilizzare la propria verve all'interno del blues che tanto amava, fornendogli la spinta emotiva necessaria a creare un capolavoro come "Still Got The Blues For You", che ebbe un successo planetario immediato e meritatissimo. Proprio della canzone "Still Got The Blues For You" è doveroso parlare, perché in questa traccia - forse la migliore dell'intero album - troviamo un chitarrista di talento: trattasi di John Sykes, avvezzo alle sonorità hard rock blues così care a Gary Moore, e protagonista nell'album di maggior successo dei Whitesnake di David Coverdale, intitolato per l'appunto "Whitesnake", e conosciuto anche come "1987". Qui si libera di ogni pastoia per dar vita a una prova di eccellenza chitarristica da ascoltare e riascoltare più volte e che non potrà non piacere a chi ha amato e ama il genere blues.

 

Degne di nota sono anche "Nothing's The Same" con un Glenn Hughes in pieno spolvero reduce dai numerosi successi con i BCC, che si azzarda in vocalizzi alla portata solo di pochi eletti e "The Blues Just Got Sadder", registrata con il chitarrista dei Toto Steve Lukather che riesce a infondere il proprio tocco alle note nonostante ricalchi in maniera quasi pedissequa l'originale; toccante l'esecuzione di "This One For You" da parte dei figli di Moore, rispettivamente Gus alla voce e Jack alla chitarra solista.

 

In definitiva, non era facile accostarsi alla musica di un chitarrista tanto poliedrico e talentuoso come Moore, ma Bob Daisley e i ragazzi che ha voluto riunire intorno a sé ne sono stati capaci portando avanti un long play di tutto rispetto ascoltabile e apprezzabile che renda un omaggio alla memoria del virtuoso della sei corde, cercando di lenire i cuori di tutti gli appassionati di blues che ancora si straziano dal 2011.





01. That's Why I Play The Blues

02. The Blues Just Got Sadder

03. Empty Rooms

04. Still Got The Blues For You

05. Texas Strut

06. Nothing's The Same

07. The Loner

08. Torn Inside

09. Don't Believe a Word

10. Story Of The Blues

11. This One For You

12. Power Of The Blues

13. Parisienne Walkways

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