E' difficile parlare di album del genere, soprattutto dopo diversi ascolti che suscitano emozioni così contrastanti. I Bullet-Proof hanno sicuramente lavorato a questo prodotto con passione, cercando di ricreare sonorità e composizioni che portino l'ascoltatore indietro nel tempo, quando San Francisco sfornava mostri sacri del calibro di Metallica, Testament, Slayer e tutte le altre band che diedero inizio al Thrash.
Il sound generale è molto fedele agli album più vecchi dei sopracitati gruppi, dai suoni di chitarra quasi "marci" (in senso positivo), allo sferragliare del basso che si accompagna in maniera ottima sia con le chitarre che con le batterie, il tutto mixato in maniera davvero buona.
Purtroppo però, ci sono anche dei difetti palesi: primo fra tutti, la tecnica esecutiva.
La band (presumendo per dare un tocco ancora più vintage all'album), non sembra essersi avvalsa dell'editing. Le chitarre, pannate una completamente a destra e una a sinistra, non sempre suonano perfettamente simmetriche. Il timing non è sempre preciso ed alcune fastidiose acciaccature o sporcature permangono anche quando non dovrebbero esserci.
Per quanto riguarda il reparto compositivo ci troviamo di fronte a canzoni che, dato il genere, non possono certo distinguersi per originalità. Il vero peccato è che alcuni di questi pezzi, avrebbero potuto rendere davvero molto di più, se solo fossero stati registrati meglio.
Sicuramente questo è un lavoro con idee solide, che però non hanno seguito lo sviluppo a loro più congeniale. Attendiamo comunque nuovi lavori dalla band, che una volta corretto il tiro, siamo sicuri riusciranno ad esprimersi al massimo del loro potenziale.