Casablanca
Miskatonic Graffiti

2015, Despotz
Hard Rock

Recensione di Giulio Beneventi - Pubblicata in data: 21/09/15

Difficile definire seriamente il terzo disco degli svedesi Casablanca un vero concept album, nonostante la costruzione a tre sezioni al suo interno basata sulla mitologia Cthulhu di H.P. Lovecraft e sull'oscuro mondo da lui creato fatto di Grandi Antichi, ora anche di Originali e di una società ad un passo dal collasso. Certo, l'intenzione di andare "oltre" i romanzi del tetro scrittore di Providence sicuramente c'è, l'ambizione di creare qualcosa di nuovo e complesso anche, ma tutto si ferma alla soglia del tentativo in quanto smette ben presto di funzionare compiutamente proprio quel concetto base di unione tra letteratura horror e hard rock nordico e tamarro, risolvendo l'intera struttura in un qualcosa di banale, debole e in gran parte privo di fascino, oltre che di vita propria. Restano come ceneri del disegno velocemente imploso delle composizioni legate forzatamente tra di loro, con fulcro il ritorno tra gli esseri umani di un Fantasma che da portatore di saggezza e istruzione all'Università Miskatonic diviene la più grande rockstar del pianeta in giro con una band mortale in attesa di salvare il mondo.
E dispiace non poter parlare bene di questo disco in quanto la band ha sicuramente del chiaro potenziale e anche a questo terzo giro tra le già citate composizioni vi sono buoni episodi come "Closer" con quell'intermezzo tutto Deep Purple o la title-track dalla pregiata melodia tipicamente scandinava. Purtroppo non è abbastanza per salvare l'intero lavoro, già condannato in parte dal torpore dei dieci (lunghissimi) minuti dell'introduzione "Enter The Mountains" e definitivamente fatto fuori dai diversi blackout in scaletta, in primis la terza traccia "This Is Tomorrow".


Ecco, capisco benissimo l'amore per la letteratura e per Lovecraft ma non riesco proprio a non pensare riascoltando il disco che l'intero progetto abbia avuto come effetto collaterale quello di mettere in secondo piano proprio il marchio di fabbrica dei Casablanca, ossia quel puro hard rock iper melodico ed ultra-scorrevole, punto forte dei primi due album, qui invece quasi trascurato. E bisogna amaramente ammettere che così non diverte né spaventa... fa soltanto fare troppi sbadigli.





01 - Enter the mountains
02 - Closer
03 - This is Tomorrow
04 - My Shadow out Of time
05 - RE: Old Money
06 - Sister
07 - Name Rank Serial Killer
08 - Miskatonic Graffiti
09 - She Was the One
10 - Exit the Mountains

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