Charon
Downhearted

2002, Spinefarm Records
Gothic Metal

Recensione di Costanza Colombo - Pubblicata in data: 11/10/17

 

"Pain, I take it all and have some more (tonight)"

 

Terza tacca nel timone saldamente stretto dalla presa che solo Juha-Pekka Leppäluoto sapeva impugnare con tale virilità, lo scandivano scafo degli Charon solca ancora una volta lo spettrale e desolato bacino di fantasmi e dispiacere in cui "Downhearted" stalla per undici tracce.

 

A bordo stavolta soltanto un carico di cenere e amarezza. Da quanto ormai brucia senza scaldare è stata plasmata anche l'afona polena, centrale in rotta e trama. È lei la protagonista sferzata dal ruvido stridore dell'intro di "Bitter Joy" e arsa viva for the flash of a lust. I finnici viaggiano a pelo d'acqua mantenuti al beccheggio, e al contempo trattenuti, dal bilancio in perdita di sentimenti esauriti, ma ancora positivamente graffianti, gli stessi cui le chitarre della discreta "At The End Of Our Day" danno voce e sfogo.

 

"Now is it life that makes you sad?"

 

Qualsiasi sia la risposta per la sensuale musa di JPL, egli riesce comunque a consacrarla ad eterna memoria nel ciclo di ustioni, lacrime e lussuria mai sedata di "Little Angel", ovvero il gran pezzo di canzone che avrebbe potuto scrivere Ville Valo se solo avesse avuto più testosterone. Bruciata anche l'ultima piuma della cherubina, condannata da un amore estremo, la pira funebre che per un quarto d'ora ha rischiarato le sorti del disco, si spegne e con lei la tracklist. Quanto segue infatti si autoalimenta per contratto a suon di ulteriori malie ma senza il reale ed efficace mordente sublimato nel successivo "The Dying Daylight" e ancora gagliardo nel conclusivo "Songs for the Sinners".

 

 

Ultimi guizzi di "vita" la sete di sesso di "Come Tonight" e la complicità decadente di "Sister Misery": tra hard rock dal groove trascinante e sfumature post grunge giunge il momento del raccoglimento estatico e lancinante. Si arriva così ad una spanna dalla riva accompagnati dalla disarmante, e disperante, dolcezza di "Sorrowsong": un concentrato di potenza e malinconia in cui ogni singolo chorus si spegne nel dolente rollio del pianoforte.

 

"Rain fades today

It rained all our lives"





01. Bitter Joy
02. At the End of Our Day
03. Craving
04. Little Angel
05. Fall
06. Erase Me
07. Desire You
08. Come Tonight
09. All I Care Is Dying
10. Sister Misery
11. Sorrowsong

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