Sono passati due anni dal precedente "Time To Go Home" e questo terzo album è un ulteriore tassello aggiunto per la crescita della band. Si richiedeva una prova di maturità alle Chastity Belt, che puntualmente è arrivata: una nuova frontiera della sperimentazione e la ricerca di nuove fonti dalle quali attingere a piene mani.
Il lavoro del gruppo tutto al femminile proveniente da Washington, è un inno alle sonorità compassate dell'indie rock nella quasi totalità dell'accezione del termine; 10 tracce dal ritmo cadenzato, con strizzate d'occhio anche al mondo dark a far da contorno alla voce irresistibile della cantante Julia Shapiro.
La band rispetta in pieno il canovaccio tipico dello stile "shoegaze", ovvero chitarre impegnate in riff ipnotici, con basso e batteria a chiudere un cerchio magico entro il quale le Chastity Belt si muovono alla perfezione.
C'è spazio anche per qualche sorpresa, come nel caso di "5 a.m." traccia che chiude il terzo lavoro in studio della band. Sorpresa perché esce dalla logica sonora ascoltata fino a quel momento con un ritmo decisamente più sostenuto pur rimanendo saldamente tra le mura sicure del noise rock.
Per apprezzare al meglio l'album è necessario più di un ascolto, perché è proprio nel riascolto che si apprezzano maggiormente gli arrangiamenti che le ragazze hanno saputo magistralmente costruire per tessere una tela sonora di ottima fattura.
In conclusione "I Used To Spend So Much Time Alone" è un armonioso mood sonoro, un viaggio attraverso nuove dimensioni nelle quali le Chastity Belt ci proiettano con le loro distorsioni e riverberi vocali, senza dimenticare la qualità che, in questo album, è davvero molta.