Christian Älvestam
Self 2.0

2012, Pivotal Rockordings LLC
Prog Rock

Recensione di Alessio Sagheddu - Pubblicata in data: 15/03/13

Ben vengano gli artisti che non si adagiano unicamente sul proprio “habitat musicale”, ben vengano le sfide contro se stessi e ben venga una sana versatilità stilistica. Sarebbe inappropriato stilare qui una lista di tutte le collaborazioni, le apparizioni e le band alle quali il cantante svedese Christian Älvestam ha prestato negli anni la propria voce, ma vogliamo accennare qualche nome giusto per darvi un’idea. Il Nostro è stato il frontman degli Scar Symmetry ed è tutt’ora impegnato come cantante dei Solution .45, oltre a collaborare a vari altri progetti. Da buon tuttofare, Christian porta inoltre avanti un interessante progetto solista, facendo leva un range vocale non proprio comune che gli permette di adagiarsi ora su clean vocals veramente interpretative ora su un growl maturo ed abbastanza massiccio.


Questo “Self 2.0” è il primo lavoro (scritto e prodotto sempre da lui) a portare il suo nome, un disco che discosta parecchio da quanto fatto anzitempo dal cantante svedese. Siamo infatti di fronte ad un progressive rock che si avvicina più volte all’acustico ma ricerca altrettante volte soluzioni jazz e blues e addirittura orchestrazioni, il tutto egregiamente accompagnato dalla voce di Christian, che mostra un lato segretamente nascosto, quasi “pop”, che non sminuisce l'opera e non si fa affatto disprezzare. L’esplosione strumentale e le tentazioni jazz vanno a braccetto in “Once Adreamed”, dove memorabile è l’assolo del sassofono, così come il ritornello che si ricorda molto in fretta; si continua con la ballata acustica “Time To Let Go”, dove soluzioni al piano riscaldano l’atmosfera e stendono il tappeto per l'entrata di un riff al cardiopalma. Potremmo dire che “Origins” sia il cuore dell’intero cd, con la sua atmosfera radio-friendly, i vocalizzi tendenti al pop e il sassofono pronto a sorprenderci. Dopo la movimentata “The Unforsaken”, la chitarra ora acustica ora blueseggiante accompagna semplici orchestrazioni che ci portano dritti fino all’esplosione di tutti gli strumenti in “En Kippa Ljung”, per chiudere di nuovo in bellezza con la chitarra acustica.


Un'ottima prova solista quella di Christian Älvestam, che con un po’ di coraggio e una buona dose di pazzia si cimenta in questo lavoro animato da una grande emozione e da un'interpretazione tangibile. Peccato per la tracklist che comprende solamente cinque brani, ma siamo fiduciosi - oltre che impazienti - per quanto riguarda un ritorno ancora più memorabile.





01. Once Adreamed
02. Time To Let Go
03. Origins
04. The Unforsaken
05. En Knippa Ljung

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