Entusiasmo e fiducia da Città del Capo. Cercando di ricostruire i tasselli di una storia che in dodici capitoli abbraccia più epoche nella detemporalizzazione del viaggio a metà tra fuga e non appartenenza ad uno spazio limitato, ci si scontra delicatamente con la ritmata cadenza tribale dei Civil Twilight, che in “Story Of An Immigrant” condensano cinque anni di viaggi, personificandoli in piccoli attimi di protagonismo sociale. Ma non sono loro stessi i protagonisti della storia: i capitoli descrivono anime e entità in cui ci si imbatte – forse – ogni giorno, in segreto o senza volerlo sapere. La base di ogni brano è affidata ad un connubio denso di bassi e timpani, tanto che la semplicità della melodia – ricercata e metodica nei suoni e colori – semplifica ed esalta la scoperta del concept. Il quarto album della formazione sudafricana parte dalla pancia del mondo ed arriva ad ampliare la mente dell’ascoltatore in una concentrica metafora di classicismo moderno, in cui lo smarrimento è automatico e il diletto è l’immaginazione. "Oh Daniel" è un buon singolo con cui iniziare.
Civil Twilight
Story Of An Immigrant
2015, Wind Up/LLC
Alternative Rock/Indie
01. Oh Daniel
02. Holy Dove
03. When, When
04. Story of an Immigrant
05. Let It Go
06. River Child
07. All My Clothes
08. The Other Side
09. Didn't Know When to Stop
10. Only For a Time
11. Love Was All That Mattered
12. Believe (Bonus Track)
02. Holy Dove
03. When, When
04. Story of an Immigrant
05. Let It Go
06. River Child
07. All My Clothes
08. The Other Side
09. Didn't Know When to Stop
10. Only For a Time
11. Love Was All That Mattered
12. Believe (Bonus Track)