Colin Edwin/Lorenzo Feliciati
Twinscapes

2014, Rare Noise Records
Ambient

Recensione di Stefano Torretta - Pubblicata in data: 17/02/14

C’è chi elimina il basso dalle proprie esibizioni (vedi i Dark Tranquillity di quest’anno) e chi invece sul basso fonda un intero album. Anzi, sui bassi, visto che il progetto è stato pensato da due bassisti, il nostrano Lorenzo Feliciani (Naked Truth, Berserk!) e l’australiano Colin Edwin (Porcupine Tree, Metallic Taste of Blood, Ex-Wise Heads), due signori che di musica se ne intendono, soprattutto quella sperimentale e ricercata. Il risultato è “Twinscapes”, album di debutto omonimo, dove i due virtuosi hanno pensato bene di aumentare ulteriormente il valore della band attorniandosi di collaboratori altrettanto dotati: il batterista Roberto Gualdi (PFM, Voodoo Hill, Four Tiles), il percussionista Andi Pupato (Ronin), il trombettista Nils Petter Molvaer ed il sassofonista David Jackson (Van Der Graaf Generator).

Non sempre avere così tante star in un’unica formazione è un vantaggio, a volte l’ego e la personalità di ogni singolo musicista tende a voler prendere il sopravvento all’interno del progetto. Fortunatamente in questo caso ogni singolo strumentista si è ritrovato perfettamente inquadrato all’interno dei limiti del suo ruolo, ognuno con il proprio spazio all’interno del quale poter mettere in mostra con virtuosismi ed assoli di quale pasta è fatto, senza eccessi, però, e sempre nell’economia dell’album. Anche i due bassisti riescono a non sovrapporsi, grazie all’uso di tecniche ed effetti complementari, lavoro comunque non facile, ed in questo senso non avere una chitarra all’interno dei brani aiuta molto.

Riuscire a definire il genere nel quale far rientrare “Twinscapes” risulta alquanto arduo: ci troviamo di fronte ad undici tracce strumentali, arricchite di volta in volta dai contributi degli illustri ospiti, che fanno dell’atmosfera e delle suggestioni create dagli strumenti il loro punto di forza. L’unico punto fermo è che non risulta un album di facile ascolto, da lasciare andare in sottofondo mentre si guida nel traffico mattutino: ambient, jazz, alcune partiture che non sfigurerebbero come commento sonoro in un film, sono tutti elementi che richiedono una certa attenzione da parte dell’ascoltatore.

"Twinscapes" non è per tutti, così di nicchia, indirizzato verso quei pochi che della sperimentazione e dell’umoralità della musica fanno la loro bandiera. Nonostante tutto ciò si rivela un piacevole viaggio, creato da profondi conoscitori dei propri strumenti, da gustarsi seduti comodamente in poltrona o distesi in una calda vasca da bagno, attorniati dal profumo delle essenze.



01. Shaken (Feat. Roberto Gualdi)
02. Alice
03. In Dreamland
04. BreathSketch (Feat. Andi Pupato)
05. Transparent (Feat. Nils Petter Molvaer)
06. i-Dea (Feat. David Jackson e Andi Pupato)
07. Conspiracy
08. Perfect Tool (Feat. Roberto Gualdi)
09. Sparse (Feat. Nils Petter Molvaer)
10. Yūgen (Feat. Andi Pupato)
11. Solos (Feat. Andi Pupato)

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