Bellingham, baia di Bellingham, Contea di Whatcom, Stato di Washington. Vancouver è a uno sguardo, e se ci si sporge un poco sul Pacifico, sembra di guardare tutto il mondo da lassù. Soffia il Cordonazo, il 'Lash of San Francis', vento associato ai cicloni tropicali del SudEst dell'Oceano Pacifico del Nord. Quelli che fanno sorprese da maggio a novembre, che ci rendono inermi a forze più grandi di noi.

Nella tempesta che colpisce la barca di ogni artista chiamato a rinnovare la propria creatività ogni 3-4 anni, resiste il peschereccio Death Cab For Cutie, il cui capitano da circa tre anni è Benjamin Gibbard - in Thank You For Today' voce, cori, chitarra, piano e tastiera, dopo l'uscita di Chris Walla. Rimangono al suo fianco Dave Depper, Nick Harmer, Jason McGerr, Zac Rae, e ad agosto 2018 il pescato è soddisfacente: osservando cicli di persone e caratteri, di oggetti e scenari, i cinque disegnano una serena traversata attraverso "Summer Years", "Autumn Love" e "Northern Lights" - con Lauren Mayberry alla voce. Stagioni, cicli, scenari che stigmatizzano "Thank You For Today" come un viaggio nello spazio che non appartiene a un tempo ben specifico, adatto a ogni età.

A vent'anni dal disco d'esordio "Sometimes About Airplanes" del '98, i Death Cab For Cutie scelgono il mare per non affondare, per ricordare, senza rinnovarsi, il loro repertorio e il loro contributo alla scena musicale. Fresco come il vento che spazza l'estate, sebbene intriso di sapienza ed esperienza, sebbene estivi siano proprio gli intenti di cui è fatto, "Thank You For Today" è un ringraziamento esteso non solo a chi ha assicurato alla band uno splendido oggi, ma specialmente gli ultimi lunghi vent'anni. E a ciò che accade tra spazio e tempo, che a prescindere da dove ci si trovi, trova il tempo che trova.