Giunti ai primi di agosto 2017, abbiamo puntualmente festeggiato il trentesimo compleanno di "Hysteria" dei Def Leppard, quarto full lenght della band inglese che all'epoca fu, oltre che il loro maggiore successo, uno dei pochi album ad entrare di diritto nella ristretta elite dei dischi storici per l'hard rock. In questa speciale classifica, condivise lo stesso anno di uscita con altri masterpiece del calibro di "Appetite For Destruction" dei Guns, "Girls, Girls, Girls" dei Motley Crue, "Permanent Vacation" degli Aerosmith e "Pride" dei White Lion (per citare solo i più famosi), seguendo invece solo di un anno altri album immortali quali "Slippery When Wet" e "The Final Countdown".
La scalata al successo, ottenuta 30 anni or sono, non è stata tuttavia semplice per la band di Joe Elliott e Steve Clark: infatti già i primi 3 album, dalle vibranti sonorità hard rock, riscossero buon successo di critica e pubblico. Quando la strada sembrava spianata per la band, all'indomani dell'uscita di "Pyromania" (1983) come un fulmine a ciel sereno si abbattè il grave incidente che coinvolse il giovane batterista Rick Allen, che lo privò irrimediabilmente dell'uso del braccio sinistro. Da qui la decisione della band di fermarsi ad aspettare il recupero dell'amico, che tornò a suonare ed esibirsi grazie all'ausilio di una batteria elettronica, il cui utilizzo comportò un inevitabile rallentamento nella realizzazione dell'album "Hysteria", che infatti vide la luce solo quattro anni più tardi, nel 1987. Di fronte al rischio concreto della perdita di consensi del pubblico e del supporto della casa discografica per i ritardi dell'uscita, il gruppo ottenne al contrario un meritato successo, oltre a farsi portavoce di valori che vanno ben oltre la fama, il vile denaro e le logiche del music business.
L'album venne concepito sotto la sapiente regia del produttore Robert John Mutt Lange, che convinse la band ad abbandonare le sonorità più spinte dei primi dischi, per abbracciare un ibrido tra hard rock e pop, creando la formula AOR che si dimostrò vincente per il gruppo.
Trainato da singoloni di successo quali la party rock hit "Pour Some Sugar On Me", e la ballad strappalacrime "Love Bites", l'album lasciò il segno, portando ben sette hit in classifica: tra queste non mancarono brani di livello superiore come i due di maggior successo, la melodica cadenzata e coinvolgente di "Animal" e la ritmata "Armageddon It" dal ritornello irresistibile, o la lenta title track, dal sognante arpeggio acustico iniziale che fu forse il brano preferito dal pubblico e dagli stessi membri della band.
In seguito, dopo il mastodontico Hysteria Tour, la band dovette affrontare nuovi problemi con l'inizio degli anni '90, in particolar modo dopo il decesso del chitarrista Steve Clark. Il successo di "Adrenalize" (1992), fu l'ultimo raggio di sole seguito da una crisi, comune a tanti altri gruppi hard rock, e dalla ripresa nel nuovo millennio, con la pubblicazione di 4 nuovi album dalle sonorità più pop e sperimentali, di cui l'ultimo, omonimo, risale al 2015. Mentre il 2017 si prende carico di portare con sè la ri-pubblicazione di "Hysteria", curata in ogni minimo dettaglio a partire dal format. Infatti, l'uscita si propone in due variabili, la "30th Anniversary" in edizione Deluxe o Super Deluxe.
Quest'ultima, concepita nell'enorme formato di 5 CD, 2 DVD e 4 libri, con tanto di "Story of" degno di menzione, ovvero un photo book di immenso fascino realizzato dal fotografo Ross Halfin e programma del tour dei 2017. Insomma, un vero regalo ai fan che offre la possibilità di assaporare tutte le b-side e le sfaccettature del periodo d'oro della band, sia in saletta che dal vivo; con in aggiunta la riproposizione di "In The Round In Your Face", il primo film concerto dei Def Leppard (1989), per la prima volta in CD.
L'edizione "30th Anniversary Deluxe", seppur più modesta nei contenuti, regala comunque 3 CD impreziositi da tracce inedite, difficili da trovare anche per i più fedeli fan della band. Nel dettaglio, sono presenti b-sides, radio edit, vari remix e versioni estese delle canzoni che compongono originariamente l'album e per finire, un documentario radio della BBC, dal titolo di "Classic Album", che racconta minuziosamente la creazione del disco.
Dedicato a tutti i fan che non vogliono perdersi neanche una virgola di quel che fu il periodo più sfavillante dei Def Leppard.