Enuff Z'Nuff
Diamond Boy

2018, Frontiers Music
Power Pop, Melodic Rock

Chip Z'Nuff e compagni tornano con un album che ricalca in pieno quello che li ha resi famosi nel corso della carriera.
Recensione di Mattia Schiavone - Pubblicata in data: 11/08/18

Nonostante tutte le difficoltà e gli incidenti di percorso che ha dovuto affrontare, Chip Z'Nuff è ancora in prima linea, divertendosi e suonando il genere a cui è più legato, senza scendere ad alcun compromesso. Sebbene non sia rimasto quasi nessuno della band che grazie a singoloni come "Fly High Michelle" e "New Thing" era stata in grado di scalare le classifiche negli anni '80, il fondatore degli Enuff Z'Nuff non si è mai dato per vinto, anche dopo l'abbandono dello storico cantante Donnie Vie. Dopo la raccolta di b-sides "Clowns Lounge" e a ben otto anni dall'ultimo album in studio "Dissonance" , Chip si è dedicato anima e corpo ad un nuovo lavoro, impegnandosi in questo frangente anche dietro al microfono, con buoni risultati.

 

Diciamolo subito, il numero di rischi che gli Enuff Z'Nuff hanno deciso di prendersi con "Diamond Boy" equivale a zero. La nuova uscita ricalca esattamente lo stile per cui la band è diventata famosa e si è contraddistinta negli anni, pur con i vari terremoti in line-up. Anche senza Vie, Chip mette la firma su undici brani piacevoli e divertenti, senza osare né commettere grossi errori. I ritmi power pop e melodic rock permeano tutto il lavoro e sono soprattutto evidenti le influenze dei Beatles, fonte primaria di ispirazione per il bassista nel corso degli anni.

 

Dopo la breve introduzione dettata da "Trascendence", a farsi strada attraverso un ritmo irresistibile è la titletrack, seguita dalla più melodica "Where Did You Go". Anche se, come già detto, il genere del disco ricalca quando già fatto in passato dalla band, buona parte dei brani vengono valorizzati da suoni più moderni, in grado di dare una sensazione di freschezza ed equilibrio. A questo proposito, tra i brani migliori del lotto si contano "Fire & Ice" e la più granitica e rocciosa "Metalheart". Si rallenta leggermente con "Love Is On The Line", mentre il gruppo torna a premere sull'acceleratore con "Faith, Hope & Luv". Dopo la dolcezza di "Dopesick", il finale è affidato a "Imaginary Man", pezzo dannatamente old school che richiama direttamente il pop anni '70.

 

Pur non essendo minimamente innovativo o originale, "Diamond Boy" è un album piacevole che lascerà soddisfatti i fan dei nostri e del genere proposto. Rimane comunque ammirevole l'entusiasmo messo in campo ancora una volta da Chip Z'Nuff, che tra alti e bassi è riuscito a superare i tre decenni di onorata carriera senza mai darsi per vinto.





01. Trascendence
02. Diamond Boy
03. Where Did You Go
04. We’re All The Same
05. Fire & Ice
06. Down On Luck
07. Metalheart
08. Love Is On The Line
09. Faith, Hope & Luv
10. Dopesick
11. Imaginary Man

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