Veterani dello sludge, i 16 tornano a otturarci le orecchie attraverso un lotto di pezzi melmosi e nauseabondi provenienti direttamente dall'ottavo album in studio "Dream Squasher"; disco che segna un avvicendamento importante dietro il microfono, con il chitarrista, fondatore e unico superstite della formazione originale Bobby Ferry al posto della storico singer Cris Jerue. Considerato il timbro simile dei due, del turnover probabilmente se ne accorgeranno in pochi, benché nel nuovo cantante si noti una maggiore pulizia vocale. Anche il sound cambia leggermente tiro, virando in direzione di una più decisa apertura alle contaminazioni, sebbene la band navighi sulle medesime acque paludose solcate sin dalla propria venuta al mondo. Al tutto provvede una produzione post che, rispetto al solito, lascia penetrare un po' d'aria nei classici intrecci down-tuned, conferendo a un platter dalle atmosfere oppressive un'esorcistica velatura melodica.
Certo, lo slo-mo shake 'n' pummel di "Acid Tongue", il boogie turgido e sincopato di "Harvester Of Fabrication" o le bastonate di "Screw Onto Others" non saranno una rivelazione per i fan di Crowbar, Eyehategod e Fudge Tunnel, eppure colpiscono con una veemenza e una profondità straordinarie, come del resto l'opener "Candy In Spanish", con quei riffoni stoppati à la Helmet e un noisecore ossessivo in filigrana.
Ma la capacità di diversificare il songwriting si rivela la carta vincente di un'opera fondamentalmente priva di punti deboli: ritmo spavaldo e falcature grunge corrodono la foschia spessa di "Me And The Dog Die Together", vapori southern/sabbathiani avvolgono "Sadlands", l'armonica striscia tra le mangrovie e i Cipressi Calvi della Louisiana in "Agora (Killed By A Mountain Lion)", "Ride The Waves" trasuda hardcore punk dalle viscere, "Summer Of 96" è groove metal punitivo di matrice Pantera."Kissing The Choir Boy", intrisa di riverberi e detonazioni, chiude adeguatamente un lavoro di notevole impatto fisico ed emotivo.
Il pedigree dei 16 non si discute e "Dream Squasher" rappresenta l'ennesima e lucida conferma della loro possanza: del resto, quando la carne diventa una poltiglia umida e sanguinante quali aedi migliori di un gruppo californiano che sembra nato nel Bayou può cantarne le gesta nichiliste?