Che mi scivola addosso"
C'è una soglia dannatamente malvagia e stupendamente invisibile che divide e avvicina, e talvolta impedisce di ascoltare, di comprendere, di valutare. E intanto esili intrecci di Folk e Jazz si richiamano lentamente, al di là della finzione e della moda. In mezzo, una manciata di parole incise sugli alberi della foresta, solcate sulla sabbia del deserto, galleggianti, riflessi del tramonto sul mare dei ricordi o immaginate sulla stessa, equivoca soglia: la capacità di parlare per immagini sonore è pienamente padroneggiata da Francesco Del Re e dalla variabilità degli Elephant, a tratti distesi e poco dopo caustici, all'insegna di un Funk versatile e contemplativo.
"Il Deserto" è un corposo, legnoso EP che regala a chi ascolta l'opportunità di immaginare e di immedesimarsi negli stessi attimi del presente, scardinati dalla frenesia del quotidiano. In uno scenario naturale si susseguono visioni distorte e contesti variopinti, divisi dalla soglia del surrealismo.
"Suonando una musica che non conosco
Nel silenzio del deserto"