Elisa Sandrini
Come Un Tic Tac

2018, Autoproduzione
Pop / Cantautorato

Recensione di Costanza Colombo - Pubblicata in data: 02/09/18

"Il colore soprattutto, forse ancor più del disegno, è una liberazione" [H. Matisse]

 

Colore e simbolismo non mancano di certo nella presentazione grafica del debutto sonoro della polistrumentista Elisa Sandrini. La musicista parmigiana stessa, che pare mutar pelle in copertina, cita "La Danza" dell'innovativo pittore francese quale metafora della circolarità, per lui umana e per lei temporale, quale elemento centrale della title-track di "Come Un Tic Tac".



Soave proposta a risollevare le sorti di quanti sono stati vittime di una calura non soltanto metereologica ma anche acustica. Le nove tracce, su cui spiccano le tinte fosche dell'opener "Anime Nere", sono state registrate dopo anni di gavetta live a immortalare uno spaccato canoro promettente a cui si augura di trovare il coraggio di osare maggiormente e di spiccare davvero contro quella confusione contro cui punta il dito la protagonista vocale e non.

 

Assorbendo i bassi di "Il Tempo Parla" e solcando gli oceani di "Con Le Mani senza Terra", si arriva alla chiusura passando perfino per un brano in spagnolo. Pagina degna di nota del diario lirico della Sandrini, la narrazione quotidiana, dal titolo "Uguale a Te", in cui l'autrice dà ulteriore prova della sua vocalità.


Un'ondivaga leggerezza, d'emozioni in altalena, accennata su una tela chiara di memorie d'evidente radice onirica.

 





01. Anna
02. Anime Nere

03. Il tempo parla

04. Come un tic-tac

05. Con le mani senza Terra

06. Il colore del merito

07. Uguale a te

08. Lejos de ti

09. Arcobaleno

 

Intervista
Anette Olzon: Anette Olzon

Speciale
L'angolo oscuro #31

Speciale
Il "Black Album" 30 anni dopo

Speciale
Blood Sugar Sex Magik: il diario della perdizione

Speciale
1991: la rivoluzione del grunge

Speciale
VOLA - Live From The Pool