Ex KGB
False Hope Corporation

2013, Prosdocimi / Ma.Ra.Cash
Post Punk

Recensione di Francesco De Sandre - Pubblicata in data: 01/02/14

Non poca nostalgia nella “False Hope Corporation” dei ben ritrovati Ex KGB, trio veneto ancora da definirsi emergente ma fautore di lavori e di esibizioni dallo spessore internazionale, per il piacere degli amanti di un genere molto complicato da comprendere appieno, ma pur sempre apprezzabile. Tracklist riesumata in due viniliche “Side A” e “Side B” in cui scorre mezz’ora molto abbondante di lotta, derisione, sconforto melodico ed angoscia distorta: grande cura del mix e una buona dose di canto teatrale trasformano la performance da media a buona, lasciando molto spazio anche alle digressioni strumentistiche personali.

 

L’arma letale e vincente di questo secondo disco è il Chapman Stick del (anche) bassista Emanuele Cirani, che innalza l’insieme tecnico tenuto in piedi dall’asse batteria-chitarra di Alberto Stocco e dell’eclettico Mike 3rd, artista a tuttotondo che riversa in questo disco parte della propria coscienza critica e sperimentale. Questi ragazzi hanno l’Heavy Funk in testa, nella sua espressione più colorata e confusionaria, ma suonano Post Punk quadrato e metallico, e lo fanno bene, sicuramente meglio di certe attuali formazioni inglesi protette dalla tradizione e dalla creatività di altre epoche e altri scenari.

 

Analogici nella registrazione, marchiati dall’esperienza, scomodi per testi e ritmi: tornano in scena gli ExKGB, quella distorsione urlata di cui si sentiva il bisogno. Meno melodico del precedente “I Putin”, “False Hope Corporation” è una botta di oscura speranza da non prendere sottogamba.





01. Side A

02. Side B  

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