Flogging Molly
Life Is Good

2017, Spinefarm
Celtic Rock

Il ritorno senza tempo degli americani dal cuore irlandese.
Recensione di Francesco De Sandre - Pubblicata in data: 03/06/17

We Woke Up. Un motto, una promessa mantenuta, una, selezionata, tra le cento citazioni possibili da Life Is Good, il ritorno dei Flogging Molly. Solo di ritorno discografico si tratta, poiché l'attività sul palco della formazione guidata da Dave King non si ferma e non si è fermata mai, intensificandosi sempre più a ridosso del periodo estivo. Dave King, quindi, ma anche Bridget Regan, Dennis Casey, Bob Schmidt, Matthew Hensley, Nathan Maxwell, Michael Alonso: è questa la formazione che ha accompagnato King in studio per la registrazione di dodici inediti che parlano più del passato che del presente, più del mondo ideale che circonda la band, che della band.

 

We Woke Up, come accade in The Last Serenade e Crushed, è il ritornello - nel caso specifico di Reptiles - che unisce, che raggruppa più caratteri sotto un'unica bandiera. Il Punk mette radici Folk e, saldati alla tradizione, i Flogging Molly propongono il disco più concettualmente maturo del proprio catalogo. Gli americani dal cuore irlandese scelgono Spinefarm Records per la pubblicazione di un audiolibro di avventure e speranze del passato, che nel presente possono essere rivisitate sotto una nuova luce. Adamstown, Jericho e John L. Sullivan: c'è spazio per la storia che diventa leggenda in un album ottimista per intenti e risultati. Il denominatore comune è la vittoria del coraggio sulla paura, anche nei momenti di maggior sconforto. In Life Is Good i Flogging Molly si fanno menestrelli di metafore nobili, depositate ai nostri giorni con lo stesso significato e obiettivo dei tempi in cui furono concepite.

 

Prodotto dal vincitore del Grammy Joe Chiccarelli (U2, The White Stripes, Beck), registrato a Dublino, il primo album di inediti in sei anni dopo il successo di Speed Of Darkness che ha raggiunto la posizione numero 9 nella Billboard Top 200, esce a qualche mese di distanza dalle 11 Short Stories Of Pain and Glory dei rivali/amici Dropkick Murphys. Un confronto tra i due maggiori esponenti del Rock celtico è quasi d'obbligo. Chi vince, nel 2017, la sfida per il disco meglio riuscito? Questa volta, per passione trasmessa e ideali reinterpretati, la spuntano i Flogging Molly, che con fedeltà, cortesia, e nel rispetto della tradizione, riescono a contestualizzare nel quotidiano le gesta di piccoli eroi del quotidiano, di qualche secolo fa. Dopotutto noi esseri umani non siamo così cambiati. Il tutto, a detta loro che mentre gli anni passano continuano a suonarcele, Until We Meet Again.





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