Correva l'anno 2014 e assistevamo alla pubblicazione dell'EP "Ashes" - successore di "Sloppy Sounds" (2013) - fino a poche settimane fa la più recente espressione su plastica e determinazione dei Gambardellas. Il trio tutto italiano formato da Mauro Gambardella (voce/batteria) e dalle sorelle Glenda (chitarra/voce) e Grethel (tastiere/voce) Frassi, qualche anno e un bel po' di palchi dopo, si ripresenta con un disco che sembrerebbe rappresentare ad oggi la loro maggior età discografica.
Il tempo ci ha riconsegnato una band che, attraverso "Survive", esprime l'apice di questa loro prima era, tutto ciò che abbiamo sentito dai Gambardellas fino ad ora nella sua forma migliore e con uno sguardo che si proietta oltre la vetta; un album che vuole immettere i Gambardellas nello stream dominante di questi giorni di musica, senza abbandonare i precetti fondamentali del progetto. Ritroviamo così il riffing incisivo e definito di Glenda, al pari della batteria - a tratti dominante - di Mauro. Allo stesso tempo incontriamo i colori delle sonorità più odierne, inseriti con cura, senza sporcare o snaturare l'equilibrio sonoro del trio, ma semplicemente conferendo quell'essere al passo con i tempi ormai irrinunciabile, che si traduce, tra le varie scelte, in uno sviluppo del ruolo di Grethel. Un contrasto interessante, se generato dall'affiancamento a quel tiro e a quelle soluzioni blues nei suoi tratti più estremi. Ne escono brani diretti e inequivocabili come "Won't Give Up", primo singolo estratto da "Survive" e opening track. Il disco procede tiratissimo con "Leave Me Be", "Bones", "Everything Sucks" fino alla raffinatamente poppeggiante "Come Away". "Survive" ha una tracklist tutta in salita fino all'ultima citata "Come Away", per ridarci nella sua seconda metà sporadici episodi che riaccendono l'attenzione, come "Citizens Of The New World" o "Chemical".
In questi tempi, come in tutti i tempi, di incertezze, di iperanalisi, di tentativi, di pretese e di dimostrazioni, non si può che cercare di sopravvivere. I migliori lo fanno cercando di proteggere le proprie ambizioni e i propri valori. "Survive" è un disco cittadino, ambizioso, che vuole sfondare i confini (nazionali e metaforici), nient'altro che un'efficace rappresentazione di cosa sia oggi il rock and roll per sopravvivere.