Gemini Syndrome
Memento Mori

2016, Another Century
Alternative Hard Rock

La vita. Ecco il tema fondamentale dei primi due album dei Gemini Syndrome.
Prodotto da Kane Churko, "Memento Mori" è il secondo album in studio della band e diretto successore di "Lux"
Recensione di Gianluca Comentale - Pubblicata in data: 21/08/16

Mentre "Lux" era completamente incentrato sulla nascita e sulla "luce", "Memento Mori" - traducibile con "ricordati che morirai" - si concentra sul tema della morte, della vita e del suo lungo cammino, fungendo da vero e proprio promemoria.

 

"Memento Mori" inizia carico con "Anonymous" - il cui video è disponibile nella sua angosciante versione "360" -, caratterizzato da una potente linea di basso ad opera del bassista Alessandro "AP" Paveri. Le note di piano aggiungono un tocco cupo e inquietante, così come il lavoro di batteria di Brian Steele, il tutto accompagnato dall'impeccabile growl di Nordstrom. Il messaggio della canzone è semplice: nella follia dei giorni d'oggi non bisogna permettere al caos di divederci.
A seguire "Anonymous" è "Remember We Die", che riflette il tema dell'album. Ancora impeccabile il lavoro di Nordstrom, che da il meglio di sé su ogni singola parola.
"La Devastante Verità" - con titolo originale italiano - inizia con un tono cupo e pesante. Il brano è parlato, e costruisce le fondamenta per il successivo "Sorry Not Sorry" e crea l'atmosfera per "Eternity", "Alive Inside" e "Inception".
"Lucido Somnium" rappresenta "la differenza" nell'album, caratterizzato da un suono rilassante fatto da uno strano carillon melodico.
"Say Goodnight" funge poi - proprio come "Lucido Somnium" - da calmante per l'ascoltatore, e si arriva infine a "Brought To Light", brano di chiusura che apre al prossimo capitolo della trilogia.Con "Memento Mori", i Gemini Syndrome hanno dimostrato ancora una volta di essere coerenti. Le tracce non vengono percepite fuori luogo e non stravolgono l'esperienza generale che si ha ascoltando l'album. Batteria e basso sono viscerali, e ci si sente come se i timpani venissero ripetutamente colpiti durante l'ascolto, il tutto accompagnato dall'impeccabile growl di Nordstrom. Anche negli intermezzi più tranquilli, che concedono un momento di pace , l'atmosfera e il flusso generale del disco non vengono in alcun modo interrotti.


La pecca più grande potrebbe essere forse intercettata nella produzione: Churko propone dei suoni che ritroviamo in tutti i suoi recenti lavori con band come Disturbed, Five Finger Death Punch o Skillet, e il problema potrebbe sorgere nel momento in cui i lavori di queste band potrebbero sembrare un po' troppo simili tra loro.
Nel complesso, Memento Mori prosegue con successo la trilogia, e non deluderà di certo tutti coloro che hanno amato - o anche solo apprezzato - il rilascio del 2013.





01. Anonymous
02. Remember We Die
03. Zealot
04. Gravedigger
05. On Point
06. La Devastante Veritá
07. Sorry Not Sorry
08. Eternity
09. Alive Inside
10. Inception
11. Lucido Somnium
12. Say Goodnight
13. Awaken
14. Ordo ab Chao
15. Brought To Light

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