Proposta interessante e ardita quella dei Gibox Mobile, capitanati da Davide Gherardi (ex Folkstone, Los Pirates). Pubblicato lo scorso 8 Febbraio attraverso la UpTo10 Records, il nuovo album del trio bergamasco si compone di dieci tracce interamente strumentali, all’insegna della sperimentazione e della fusione tra più generi. E si apre in grande stile, con “C9H13NO3”: nomen omen, dal momento che questa sigla è la formula chimica dell’adrenalina e adrenalinico è questo primo assaggio di hard-rock/heavy metal, in un intreccio di riff accattivanti e l’ottima prova di Francesco Marzetti dietro le pelli. L’hard rock diventa più deciso e si arricchisce di sfumature con la successiva “The Fox And The Snake”, che ricorda a tratti i Mötley Crüe di “Dr. Feelgood” e degli anni ’90, abbandonato il suono grezzo dell’esordio, e si torna indietro di qualche decade con le sonorità seventies di “Davide’s Search”, con un ottimo assolo di basso.
 
Non mancano atmosfere più soft e sognanti, come l’intro eterea di “B612”, un altro brano dal titolo non casuale (o almeno, lascia spazio a interpretazioni: B612 è il nome dell’asteroide dal quale proviene il protagonista del romanzo “Il Piccolo Principe”, di Antoine de Saint-Exupéry) prima di riprendere là dove ci si era fermati tra riff heavy e assoli graffianti, parentesi più melodiche e leggere che si alternano ad esplosioni più energiche ed elettrizzanti e potenti distorsioni, il rock moderno che si unisce e rimescola alle influenze del passato.
 
Si sa, è difficile mettere insieme un album interamente strumentale che possa mantenersi su un buon livello lungo tutto il suo scorrere di brani e musica; difficile mantenere viva l’attenzione di chi lo ascolta, quando viene a mancare il contributo della voce, con tutte le sfumature espressive che la caratterizzano. L’album dei Gibox Mobile riesce in questo intento e non fa sentire la mancanza dell’elemento vocale, anche se la proposta musicale della band ben si integrerebbe con l’aggiunta di un cantato caldo e vibrante. Nel frattempo, rimane un mix strumentale ben costruito nel suo alternare un determinato tipo di sound all’altro, senza cadere nella noia o nella banalità.