Go!zilla
Sinking In Your Sea

2015, Black Candy
Garage Rock

Recensione di Giulio Beneventi - Pubblicata in data: 05/05/15

Immaginate di prendere Dick Dale di forza, bendarlo, buttargli in gola un acido, vestirlo poi da punk, magari dargli una bella sprangata sulle costole per renderlo più furiosamente cieco ed infine spingerlo su un palco con la sua Strato ... ed ecco che sin dalle sue prime note avrete il sound viscerale dei Go!zilla del nuovo Sinking In Your Sea, aureo sunto della grinta esplosiva di un giovane gruppo dell'underground fiorentino che sembra esistere oggi più che mai per dimostrare definitivamente l'inutilità di qualsiasi etichetta giornalistica: una fuzz psychedelic punk band, dalle chitarre surf '60s e dalle robuste venature grunge, oltre che dall'orgoglioso portamento garage. Insomma, il secondo appuntamento discografico mette in mostra senza pudore un originale miscuglio di mille input, dando forma e spessore definitivi alla struttura di trio (dallo scorso gennaio è stato arruolato un secondo chitarrista, Mattia Biagiotti) e allontanando con stizza le similitudini forzate Keys-Stripes e, in parte, anche le primordiali origini Black Lips-Dead Kennedys. Al loro posto una formula più variegata e ripulita (si fa per dire), frutto di un songwriting più maturo, acquisito -immagino- nelle continue scorribande da band internazionale che ormai sono, grazie alle centinaia di esibizioni live nel vecchio e nel nuovo continente. Si tratta dunque di un disco che rende le cose ancor più interessanti, oltre che più semplici e dirette. Lo schema generale è infatti tutt’altro che complicato, potremmo dire -semplificando- quasi à la Stones: la chitarra di Luca Landi mostra la via anticipando la batteria di Fabio Ricciolo che gli va dietro un millisecondo in ritardo, lasciando al nuovo chitarrista il compito di riempire gli spazi vuoti. Personalmente non capisco appieno quest'ultima scelta di affidare proprio alla chitarra ritmica il lavoro del basso.. un minimo di “corposità” per me sarebbe stata benefica. Con questo però non voglio insinuare che il risultato sia sgradevole, anzi: dona quella tagliente sonorità surf rock probabilmente da tempo ricercata - e in qualche occasione già acciuffata nel full-lenght di debutto "Grabbing A Crocodile" - e ora più cosciente e piena che mai, che mi porta a definire "Sinking in Your Sea" un lavoro duramente chitarristico, nella concezione più californiana del termine. Assoli acidi dei Del Tones più distorti si sovrappongono a ritmiche simili a dei Sonics affogati nel fuzz, con la sola rozzezza dell’impostazione “britannica” del primo LP, smussata nelle parti più acerbe.
 

Venendo alla scaletta, la prima traccia (e primo singolo) “Melting” ha il chiaro pregio di conquistare entro i primi 5 secondi, “Looking In The Mirror” sembra essere stata scritta in conseguenza di una maratona di film di Tarantino e Scorsese, “Pollution” e “I’ve Seen A Riot” offrono poi un’interpretazione delle nuggets psichedeliche secondo un’ermeneutica Clash e sono sicuro che avranno un particolare spazio nelle scalette del tour cominciato in questo mese, insieme alla ruvida e oscura title-track. La menzione speciale per me se la beccano senza troppi dubbi “Hiding Away” e, last but not least, “Xilitla”, balzo psych rock insieme a Sir Edward James nella giungla messicana: è proprio in questa ipnotica conclusione che si fa sentire l’evidente vicinanza e -penso- amicizia con i Vickers ed è proprio questo l’unico momento in cui il guinzaglio punk-garage si perde definitivamente in un circolo psichedelico da cui si cerca l'evasione («I’d love to grow as you do»), ma in cui in realtà è molto positiva la perdizione.

 

Nel totale, sono forti, mi piacciono; il potenziale è dei migliori .. qui rischiamo di avere una definitiva nuova speranza di rivitalizzare la bistrattata scena garage italiana. Rimango dell'opinione che ai Go!zilla serva un bassista: devo ricordarmi di mandarli il mio numero.





1.Melting
2.Sinking In Your Sea
3.Looking In The Mirror
4.Pollution
5.Hiding Away
6.I Hate All The Time
7.I've Seen A Riot
8.Down In Your Thoughts
9.Rubbish Mind
10.Xilitla

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